Scomparso da 17 giorni: si cerca ancora Gerardo Locuratolo. L’appello della famiglia: «Aiutateci»

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Scomparso da 17 giorni: si cerca ancora Gerardo Locuratolo. L’appello della famiglia: «Aiutateci»

Sono ormai passati diciassette giorni dall’ultima volta in cui qualcuno ha visto Gerardo Locuratolo, 54 anni, residente a Battipaglia. Da allora, di lui nessuna traccia. Le ricerche vanno avanti senza sosta, ma il mistero attorno alla sua scomparsa si fa sempre più fitto.

Le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, i volontari della protezione civile e le unità specializzate – come i piloti SAPR con droni e i tecnici TAS (Topografia Applicata al Soccorso) – stanno lavorando sul campo, coordinati da una Unità di Comando Locale. La zona battuta è vasta, ma l’attenzione si è concentrata soprattutto in località Borgo San Cesareo, nel comune di Albanella, dove è stata rinvenuta l’automobile di Locuratolo, una Volkswagen Polo. Un dettaglio inquietante ha acceso i riflettori sull’ipotesi di un gesto intenzionale: tutte le gomme del veicolo erano tagliate.

Gli inquirenti non escludono alcuna pista. Si cerca di capire se il ritrovamento dell’auto con le ruote danneggiate sia un tentativo di depistaggio o se possa rappresentare un indizio chiave. A lavorare sul caso ci sono anche i carabinieri delle stazioni di Battipaglia, Serre ed Eboli. Hanno acquisito i filmati di videosorveglianza presenti nei pressi dell’area in cui è stata trovata l’auto, nella speranza di ricostruire gli ultimi spostamenti dell’uomo o di individuare eventuali presenze sospette.

Nei giorni scorsi le ricerche si sono estese anche lungo il fiume Calore, dove sono intervenuti i sommozzatori dei Vigili del Fuoco. L’esito, però, è stato negativo: nessun elemento utile è emerso dall’ispezione subacquea. Anche i dati raccolti attraverso le celle telefoniche indicano come ultima posizione rilevata proprio la zona di Borgo San Cesareo.

Intanto, la famiglia lancia un appello disperato. I parenti hanno diffuso una fotografia dell’uomo, invitando chiunque abbia informazioni – anche minime – a farsi avanti e a contattare immediatamente le autorità. La speranza è che qualcuno possa ricordare un dettaglio, un incontro, un movimento sospetto.

Resta da chiarire se si tratti di un allontanamento volontario, di un evento traumatico o se vi sia il coinvolgimento di terze persone. Le ipotesi sono tutte aperte. Quel che è certo è che, col passare dei giorni, cresce l’angoscia per un caso che, al momento, resta avvolto nel buio.

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