Scuola, le aule si spopolano: giù gli iscritti in provincia di Salerno

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Scuola, le aule si spopolano: giù gli iscritti in provincia di Salerno

In Campania domani parte il nuovo anno scolastico, ma crolla il numero di alunni. Secondo i dati del Miur al 27 agosto, in provincia di Salerno sono 159.855 gli iscritti alle scuole statali di ogni ordine e grado. Rispetto all’anno scorso, la perdita si aggira intorno alle 2.000 unità. Nel dettaglio, per la scuola dell’infanzia ci sono 23.117 alunni salernitani; per la primaria 47.525; per gli istituti di I grado 31.962; per quelli di II grado 57.251. A incidere sul quadro generale è sicuramente il calo demografico, ma non è secondario l’impatto dello spopolamento delle aree interne. Fenomeni che assegnano alla regione (879.561 alunni) il triste primato del maggior decremento, con 15.534 studenti in meno tra i banchi. Un grosso saldo negativo anche per Sicilia (-12.487 alunni), Puglia (-11.977) e Piemonte (-5.972). Ma per la Campania suona anche un altro rituale campanello d’allarme, alla voce dispersione scolastica. Il dossier del portale Tuttoscuola, su dati forniti dal Ministero, la colloca al secondo posto per tasso di abbandono (29,2%) dal 1995 al 2013-14, bel oltre la media nazionale (24,7%) e dietro solo alla Sardegna (33%).

Uno scenario confermato pure dal progetto React-Reti per Educare gli Adolescenti attraverso la Comunità e il Territorio, realizzato dall’onlus WeWorld: Sicilia, Campania, Sardegna, Puglia e Calabria sono le aree col più elevato tasso di fuga dalle aule. «Dal 1995 a oggi 3 milioni e mezzo di studenti hanno abbandonato la scuola statale, su oltre 11 milioni iscritti alle superiori (-30,6%) – spiega la ricerca di Tuttoscuola –.Il costo è enorme: 55 miliardi di euro. E l’emorragia continua: almeno 130mila adolescenti che iniziano le superiori non arriveranno al diploma. Irrobustiranno la statistica dei 2 italiani su 5 che non hanno un titolo di studio superiore alla licenza media e di un giovane su 4 che non studia e non lavora. Ragazzi e ragazze spariti dai radar della scuola, che sotto questo aspetto ricorda le famigerate performance della rete idrica italiana, che perde nel nulla il 35% dell’acqua».

«Dei 590.000 adolescenti che in questi giorni iniziano le scuole superiori – aggiunge il dossier “La Scuola colabrodo” – almeno 130.000 non arriveranno al diploma. Vivono nel profondo sud, ma anche nelle aree più industrializzate del Nord. E, interrotta la scuola, meno di uno su tre troverà lavoro, con i costi sociali che ne deriveranno. Il Nord Ovest ha la stessa dispersione del Sud (25%). Nel mondo Giappone, Norvegia e Corea hanno un tasso di dispersione a 18 anni pari allo zero. Thailandia, Russia, Taipei, Kazakistan viaggiano sotto il 5 per cento. Canada, Australia, Israele, Giordania e Singapore sotto il dieci per cento».

In Italia, tornano sui banchi circa 8,6 milioni di studenti delle scuole statali e paritarie. La maggior parte (7,6 milioni) frequenta la scuola statale: il calo è comunque un trend nazionale (erano 7,7 milioni l’anno passato) Di questi, 919.091 vanno alla scuola dell’infanzia, 2.498.521 alla primaria, 1.629.441 alla secondaria di I grado, 2.635.582 alla secondaria di II grado. Il totale delle classi è di 370.611. Sempre nella scuola statale, sono 245.723 le alunne e gli alunni con disabilità, un anno fa erano 234.658: 21.434 iscritti alla scuola dell’infanzia, 89.029 alla primaria, 66.823 alla secondaria di I grado, 68.437 alla secondaria di II grado. Nella secondaria di II grado, 1.294.890 ragazzi scelgono un indirizzo liceale, 827.990 un indirizzo tecnico, 512.702 un indirizzo professionale. Studentesse e studenti della paritaria sono circa 880.000 (dato 2017/18). Le scuole sono 8.290, per un totale di oltre 40.000 sedi scolastiche presenti sul territorio nazionale.

I posti del personale docente, tra organico dell’autonomia e organico di fatto, sono 822.723, di cui 141.412 di sostegno. Il numero di Istituzioni principali sedi di direttivo è pari a 8.290, comprese le sedi sottodimensionate, di cui 130 sono Centri provinciali per l’istruzione degli adulti e 8.160 sono Istituzioni scolastiche. Queste ultime sono distribuite fra 420 Direzioni didattiche, 4.867 Istituti comprensivi, 175 Istituti principali di I grado e 2.698 Istituzioni del II ciclo.

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