Subisce violenze dalla ex compagna: il braccialetto suona, ma nessuno interviene
| di Redazione
Nonostante nove denunce e l’attivazione del codice rosso con il relativo divieto di avvicinamento, un uomo continua a subire violenze da parte dell’ex compagna. Il dispositivo elettronico di sorveglianza, che dovrebbe segnare la presenza della donna entro il raggio vietato di 500 metri, emette segnali ogni giorno, ma – a detta del legale – “nessuno interviene”.
A raccontare la vicenda è l’avvocato Giuseppina Moscato, che da aprile ha depositato ulteriori quattro querele contro la donna. “È una storia che mette in luce una grave disparità nel trattamento delle vittime maschili – afferma la legale – perché se i ruoli fossero stati invertiti, forse oggi parleremmo di ben altra attenzione istituzionale”.
L’uomo vive a Campagna, è agricoltore e allevatore, ma da tempo è costretto a fuggire dalla propria casa per paura di aggressioni. “Lei si presenta regolarmente nei pressi della mia abitazione, anche alle cinque del mattino – racconta – e ogni volta il braccialetto suona, ma nessuno arriva. Io sono in ansia, ho dovuto cambiare abitudini e luoghi di lavoro”.
I referti medici confermano episodi di violenza, tra cui un presunto trauma testicolare provocato da un’aggressione con l’auto. L’uomo ha denunciato episodi di minacce scritte, telefonate ossessive, danneggiamenti e violenze verbali e fisiche. In passato, pur separati, avevano continuato a convivere per via della presenza dei figli, ma la situazione è precipitata.
L’ex compagna vive ancora in una proprietà intestata all’uomo e, nonostante il divieto imposto dal provvedimento giudiziario, lo raggiunge sistematicamente, intimorendolo e aggredendolo. “Devo chiedere ai miei figli di accompagnarmi per non restare solo” aggiunge la vittima.
Un caso che solleva interrogativi sulla reale efficacia dei sistemi di tutela e sui ritardi nell’attuazione delle misure previste dal codice rosso, quando a denunciare è un uomo.
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