Tragedia Casal Velino, ultimo saluto al piccolo di 4 anni

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Tragedia Casal Velino, ultimo saluto al piccolo di 4 anni

La piccola bara bianca è arrivata al cimitero di Stella Cilento poco dopo le 14.30. Ad accompagnarla c’era papà Domenico, pochi familiari, alcuni colleghi militari arrivati da Persano e il sindaco Francesco Massanova. Un ultimo saluto al piccolo Emanuele prima di affidarlo per sempre al regno dei cieli. Non c’era mamma Simona. La donna è all’ospedale Santobono di Napoli, dove due giorni fa è stata trasferita la sorellina di Emanule, subito dopo il drammatico incidente stradale, costato purtroppo, la vita al bimbo di quattro anni. La sorellina non è in pericolo di vita, resta ricoverata nell’ospedale partenopeo sotto osservazione per un trauma cranico, una microfrattura, e la compressione dei reni dovuta al violento impatto. Per volontà della famiglia la salma di Emanule è stata portata direttamente al cimitero di Stella Cilento, paese di origine della mamma. A benedirla, il parroco Don Walter Santomauro. Toccanti le sue parole “Non ci sono spiegazioni possibili per questa tragedia, una morte ingiusta che ha strappato per sempre il piccolo Samule all’amore dei suoi genitori e della sorellina. Un fulmine a ciel sereno che si è abbattuto su questa famiglia in maniera violenta”. Don Walter ha affidato la sua riflessione alle parole del Vangelo, leggendo il passaggio della Crocifissione di Gesù, quando sulla terra improvvisante arrivò il buio. Così è accaduto alla famiglia Esposito, dopo la morte di Emanuele è arrivato il buio. Un destino atroce li ha privati per sempre del loro piccolo angelo. Don Walter ha affidato i genitori all’amore del Signore. Emanule ha perso la vita nel tragico incidente stradale che si è verificato lunedì pomeriggio sulla strada Pedemontana, la strada che collega Omignano e Casal Velino. Il piccolo era a bordo dell’auto, una Renault, guidata dalla mamma. Era insieme alla sorellina e stavano rientrando a casa in località Verduzio. La mamma, Simona Brangi era andata a prenderlo all’asilo insieme alla sorellina, di pochi anni più grande. L’auto improvvisamente e sbandata ed è finita in una cunetta. Una scena agghiaccainte. Per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare. Inutile la corsa in ospedale. Sul posto per le indagini di rito sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania, diretti dal Capitano Annarita D’Ambrosio. Incredulità ma anche rabbia tra la comunità locale. Sulla strada teatro della tragedia, più volte sono stati chiesti interventi di messa in sicurezza alla Provincia di Salerno. L’asfalto in più punti è fatiscente, ci sono grosse buche e nel tratto dove è accaduta la tragedia manca il guardrail. L’asfalto su quasi tutta la strada è viscido, si interviene ogni tanto con qualche rattoppo ma nulla di risolutivo e all’altezza dei tanti incroci presenti, non c’è illuminazione. “La tragedia di ieri si poteva evitare?” Si chiede in un post pubblicato su Facebook, Francesco Chiarello di Omignano. “Forse si, forse no, – dice – di sicuro un guardrail poteva fare tanto. Fatto sta che quella macchina bianca ferma ieri mattina era della Provincia , ma non la solita che rappezza alla buona l’asfalto dopo ogni pioggia. Quello che resta di questa terribile storia è un bimbo di quattro anni che è diventato un angelo. Buon viaggio Emanuele” . Ieri mattina lungo la Pedemontana sono stati notati alcuni operai della Provincia , forse per un sopralluogo. La provinciale 274, è già nota alle pagine della cronaca per episodi simili. Solo una decina di giorni fa le amministrazioni comunali interessate dal tratto viario hanno inoltrato una relazione al Presidente della Provincia. Soprattutto nel periodo estivo viene transitata da migliaia di automobilisti e purtroppo Emanuele non è stata la prima vittima di incidenti stradali.

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