Trombe d’aria nel Cilento: «Molti danni si potevano evitare con una corretta informazione meteo»
| di Luigi Martino
All’indomani del violento nubifragio che ha investito il basso Cilento, provocando trombe d’aria, allagamenti e danni ingenti a stabilimenti balneari e infrastrutture, arriva la riflessione degli esperti. Non solo la potenza del fenomeno, ma anche la mancanza di una diffusa cultura della prevenzione ha contribuito ad aggravare il bilancio.
«Questi eventi estremi non sono più casi isolati – sottolineano fonti qualificate del settore meteorologico e della protezione civile –. Le allerte vengono diramate con largo anticipo attraverso i canali ufficiali, ma troppo spesso non vengono consultate o vengono sottovalutate, lasciando spazio a fonti inaffidabili».
Il nodo resta la scarsa attenzione alla comunicazione istituzionale: «Una maggiore consapevolezza e una corretta informazione potrebbero ridurre i danni materiali. Le allerte non vanno interpretate come un fastidio, ma come strumenti di tutela. Prepararsi significa salvare vite e contenere perdite economiche».
La lezione, dopo la devastazione che ha colpito spiagge e lidi, è chiara: istituzioni e cittadini devono collaborare per una informazione più efficace. «Non possiamo fermare la furia del vento – concludono gli esperti – ma possiamo prepararci meglio. E la preparazione comincia dall’ascolto delle fonti ufficiali.»
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