Turista derubata il primo giorno di vacanza nel Cilento: «Amarezza e gratitudine: ecco cosa ci resta»

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Turista derubata il primo giorno di vacanza nel Cilento: «Amarezza e gratitudine: ecco cosa ci resta»

Una vacanza attesa da tempo, trasformata in un incubo al primo giorno. È quanto accaduto sabato 14 giugno a una giovane coppia di turisti, in visita per la prima volta nella Città della Baia di Trentova. I due, come raccontato in una lettera inviata alla redazione del Giornale del Cilento, avevano appena raggiunto la località balneare quando, nei pressi dello Scoglio di Trentova, hanno subito un furto.

«Ci siamo fermati per un bagno veloce, prima ancora di raggiungere la struttura dove avremmo alloggiato», si legge nel racconto. L’auto, parcheggiata e chiusa regolarmente, è stata forzata: all’interno c’erano i bagagli dei due ragazzi, contenenti indumenti, effetti personali e oggetti di valore anche sentimentale. Al ritorno dalla spiaggia, la brutta sorpresa.

«Un’esperienza profondamente spiacevole – scrive la giovane turista – che lascia un senso di tristezza e impotenza difficile da spiegare. Sentirsi così vulnerabili, lontani da casa, è un colpo durissimo». Un episodio che ha inevitabilmente segnato l’inizio della vacanza, ma che non ha spento del tutto la fiducia nei confronti del territorio.

Nella stessa lettera, infatti, la ragazza ha voluto esprimere un sentito ringraziamento alla comunità agropolese: «I cittadini, i commercianti, e il personale della struttura che ci ha accolto ci hanno aiutato con umanità e empatia. Anche i Carabinieri e la Polizia Municipale si sono dimostrati disponibili e presenti».

Con il suo messaggio, la giovane lancia anche un appello: «Se qualcuno dovesse rinvenire oggetti abbandonati, forse gettati dopo il furto, vi invito a consegnarli alle autorità. Anche un piccolo gesto può fare la differenza».

Il racconto si conclude con un auspicio: «Mi auguro che episodi del genere non passino inosservati. Servono maggiori tutele per i residenti e per i turisti che scelgono questa terra meravigliosa con l’intento di viverla in serenità».

Una testimonianza che, pur nel dolore, restituisce un’immagine di solidarietà e comunità, ma che riaccende anche il dibattito sulla sicurezza nelle località turistiche del Cilento.

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