Uccise l’amico a Buonabitacolo, Lapenta condannato a 18 anni

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Uccise l’amico a Buonabitacolo, Lapenta condannato a 18 anni

Diciotto anni di carcere: è la condanna che dovrà scontare Karol Lapenta per l’omicidio del 17enne Antonio Pascuzzo, avvenuto nell’aprile 2018 a Buonabitacolo, nel Vallo di Diano. Dopo una camera di consiglio fiume presso il tribunale di Lagonegro il giudice per le udienze preliminari Mariano Sorrentino ha condannato il 18enne Lapenta a 18 anni, non accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero dell’ergastolo. Nel corso del processo con rito abbreviato, iniziato il 21 marzo, il gup aveva richiesto una perizia psichiatrica. Da questa era emerso che il giovane era capace di intendere e di volere.

«L’avvocato Michele Di Iesu, difensore di Lapenta, ha cercato di confutare quanto sostenuto dall’accusa e cioè che quando l’omicidio è stato commesso il suo assistito non era pienamente cosciente ma che al contrario, sarebbe affetto da un grave disturbo mentale che avrebbe influito in maniera determinante nel compimento dell’omicidio in modo particolarmente efferato. – si legge sul quotidiano la Città di Salerno – Inoltre per la difesa due delle tre aggravanti contestate dal Pubblico Ministero non sarebbero sussistenti. La tesi difensiva ha convinto in parte il giudice per l’udienza preliminare che ha escluso le aggravanti della premeditazione e della crudeltà e condannato Karol Lapenta alla pena di 18 anni di reclusione».

La tragica scoperta è avvenuta il 6 aprile 2018 a Buonabitacolo. Il corpo di Antonio venne ritrovato nei pressi di un torrente vicino la palestra comunale dopo una settimana incessante di ricerche. Un omicidio consumato per una compravendita di droga. Lapenta accoltellò Pascuzzo e poi nascose il corpo. L’accusa a carico dl 18enne è di omicidio volontario con occultamento di cadavere, pluriaggravato dai futili motivi e dalla crudeltà.

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