28 Ottobre 2025

UE rafforza la sovranità digitale: via libera a DMA e DSA

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UE rafforza la sovranità digitale: via libera a DMA e DSA

Il Digital Markets Act (DMA) e il Digital Services Act (DSA) stanno ridefinendo il quadro regolatorio dell’European Commission e rilanciando la strategia del “Digital Decade”. Obiettivi principali: garantire concorrenza, diritti degli utenti e resilienza tecnologica.

L’Unione Europea ha accelerato negli ultimi anni una robusta agenda regolatoria e strategica per governare la trasformazione digitale. I testi più rilevanti restano la DMA e la DSA, ideati per riequilibrare i mercati digitali, tutelare gli utenti e stabilire norme chiare per piattaforme e intermediari digitali. Le norme mirano a garantire una concorrenza leale, responsabilità sui contenuti e trasparenza negli algoritmi. 

A livello strategico, la Commissione ha inoltre aggiornato il pacchetto del “Digital Decade” per il 2025, richiamando Stati membri e settore privato a intensificare gli sforzi su competenze, connettività e infrastrutture digitali, nonché su interoperabilità e capacità cloud europee. L’obiettivo è ridurre la dipendenza tecnologica e aumentare la sovranità digitale europea.

Le implicazioni pratiche sono molteplici: per le imprese digitali europee il quadro normativo crea vincoli più stringenti ma anche opportunità (maggiore fiducia degli utenti, nuove garanzie). Per i policymaker la sfida sarà bilanciare regolazione e innovazione, evitando che gli oneri normativi rallentino la crescita delle PMI digitali. Analisti e think­tank sottolineano l’importanza di supportare la transizione con finanziamenti, centri di competenza e Digital Innovation Hubs. 

Cosa prevedono il DMA e il DSA

Con il Digital Markets Act (DMA) e il Digital Services Act (DSA), l’Unione Europea ha avviato una vera rivoluzione nel mondo digitale.

Il primo mira a limitare il potere dei grandi colossi del web — come Google, Apple, Meta e Amazon — imponendo regole che favoriscono la concorrenza e impediscono comportamenti dominanti. Niente più autopromozione dei propri servizi, uso incrociato dei dati o pratiche che penalizzano i concorrenti più piccoli.

Il DSA, invece, punta a rendere Internet più sicuro e trasparente. Le piattaforme online devono rimuovere rapidamente i contenuti illegali, garantire maggiore chiarezza su algoritmi e pubblicità, e tutelare in modo particolare i minori.

Entrambe le normative prevedono sanzioni fino al 10% del fatturato globale per chi non rispetta le regole.

Con queste misure, Bruxelles vuole rafforzare la sovranità digitale europea, proteggendo utenti e imprese e costruendo un ecosistema tecnologico più competitivo e responsabile.

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