Università di Salerno, studenti: «Clima di intimidazione e silenzi. Serve indagine indipendente»

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Università di Salerno, studenti: «Clima di intimidazione e silenzi. Serve indagine indipendente»

Dopo il caso Iovino, studenti e ricercatori denunciano episodi ricorrenti di violenze e pressioni politiche nei corridoi dell’Ateneo. “L’università torni a essere un luogo sicuro e libero”

FISCIANO – Il video che ritrae l’ex deputato Luigi Iovino mentre aggredisce verbalmente un docente nei corridoi dell’Università di Salerno ha riacceso i riflettori su un malessere più profondo e diffuso. A parlare, stavolta, sono studenti, ex studenti e ricercatori dell’Ateneo, che denunciano un clima di intimidazione, paura e silenzio.

“Molti di noi hanno scelto l’anonimato non per leggerezza, ma per necessità”, si legge nel documento. “Esporsi può avere conseguenze sul proprio percorso universitario e personale. Questo è il segnale più evidente di un contesto gravemente compromesso”.

Nel testo, firmato collettivamente da esponenti della comunità accademica, vengono elencati episodi che – secondo le testimonianze raccolte – avrebbero contribuito a trasformare l’università in un luogo percepito sempre meno come spazio di confronto libero e sicuro. Si parla di prepotenze, minacce, persino aggressioni fisiche. Ma anche di dinamiche elettorali viziate da presunte pressioni e promesse di vantaggi accademici, in cambio di sostegno politico o associativo.

Fra i fatti più gravi riportati l’assalto alla sede dell’Associazione Studenti Giurisprudenza (ASG), con atti vandalici documentati; l’aggressione verbale al docente, ripresa in un video diventato virale, da parte di uno studente poi identificato come ex parlamentare; testimonianze su richieste di voti durante le elezioni universitarie, accompagnate da presunti favoritismi legati a docenti ritenuti influenti; l’intervento massiccio delle forze dell’ordine durante le elezioni studentesche del 14 e 15 maggio, “a testimonianza – si legge – della tensione percepita anche a livello istituzionale”.

Non meno allarmante, sottolineano i firmatari del comunicato, è stato il tentativo di intimidazione ai danni di un giornalista che aveva condiviso il video dell’aggressione: “Ha ricevuto minacce da profili falsi e telefonate anonime, un ulteriore segnale della gravità della situazione”.

Il documento si chiude con una richiesta chiara: l’apertura immediata di un’indagine indipendente e trasparente. “Non è più tempo di ignorare o minimizzare. L’università deve tornare a essere un luogo di crescita e rispetto. Servono responsabilità e coraggio da parte di chi guida l’Ateneo”.

Il tutto avviene in un momento cruciale per la governance dell’Ateneo salernitano, con l’elezione del nuovo Rettore ormai imminente. E proprio a chi sarà chiamato a guidare l’università nei prossimi anni viene rivolto l’appello più forte: “Serve un cambio di rotta netto. In gioco c’è la credibilità di un’intera istituzione”.

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