Si apre domani, giovedì 25 settembre, davanti al tribunale cilentano, il procedimento penale che vede tra i principali imputati l’ex sindaco di Capaccio Paestum ed ex presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri. La prima udienza sarà segnata da un passaggio importante: il Comune della città dei templi ha scelto di costituirsi parte civile.
La decisione è stata assunta dalla giunta comunale con l’obiettivo di chiedere un risarcimento per i danni patrimoniali e non patrimoniali, compresi quelli di natura morale e reputazionale. Nella delibera, infatti, si fa riferimento anche alla necessità di tutelare l’immagine dell’ente, ritenuta compromessa dalle vicende giudiziarie.
L’inchiesta
Al centro del processo ci sono presunte irregolarità negli appalti pubblici. Oltre ad Alfieri, risultano indagati la sorella Elvira, l’ex capo staff Andrea Campanile, il funzionario comunale Carmine Greco e i vertici della società Dervit, Vittorio De Rosa e Alfonso D’Auria.
Le accuse spaziano fino all’ipotesi di corruzione. Alfieri e De Rosa si trovano agli arresti domiciliari dal 3 ottobre scorso, mentre per gli altri indagati le misure cautelari inizialmente disposte sono state revocate.
L’udienza di domani darà il via a un procedimento destinato ad accendere nuovamente i riflettori su una vicenda che ha avuto un forte impatto politico e amministrativo, non solo a Capaccio Paestum ma in tutto il territorio provinciale.


