Vallo Della Lucania, Bruno a tutto campo: «Ora si può parlare bene dell’amministrazione Cobellis»

| di
Vallo Della Lucania, Bruno a tutto campo: «Ora si può parlare bene dell’amministrazione Cobellis»

Vallo Della Lucania è una delle realtà centrali all’interno del panorama sia politico che economico del Cilento. Molte le polemiche che il noto centro cittadino sta attraversando. Il Giornale Del Cilento ha incontrato Antonio Bruno, noto politico vallese, membro della segreteria provinciale del Pd, per cercare di fare il punto della situazione in un momento politico caotico come questo, fra dimissioni, nomine, accuse di opportunismo e pare, anche una piccola “parentopoli”.

 

In una sua recente dichiarazione lei si domandava come mai la gente facesse finta di niente sugli incarichi che a livello locale vengono dati ai parenti degli amministratori, sta dicendo che esiste una “parentopoli” all’interno della politica cilentana? A quali casi in particolare si riferiva?

E’ necessario fare una premessa. Quotidianamente nei bar, a lavoro e anche sui social ascoltiamo e leggiamo opinioni molto critiche nei confronti della politica, soprattutto a causa di vicende nazionali lontane da noi. Allo stesso tempo l’attenzione che molti cittadini rivolgono a vicende nazionali improvvisamente viene meno nei confronti delle amministrazioni locali. In molti pensano che sia possibile invocare il cambiamento a Roma disinteressandosi completamente delle realtà in cui vivono, perché, in fondo, criticare la politica nazionale e tacere sulla politica locale può risultare conveniente. Per cambiare bisogna iniziare da casa propria. La questione “familiare” c’è nelle nostre realtà, non lo scopro io ma già nel lontano 1958 Banfield parlava di “familismo amorale”, ossia quel comportamento sia degli amministratori che di molti cittadini consistente nel “massimizzare unicamente i vantaggi materiali di breve termine della propria famiglia nucleare, supponendo che tutti gli altri si comportino allo stesso modo”.

Quindi anche Vallo Della Lucania è interessata da questo fenomeno?

Non credo che Vallo della Lucania sia immune da tali pratiche, anzi.

Sono accuse gravi le sue, possono essere provate?

Certamente, basta avere memoria degli atti amministrativi prodotti dall’Amministrazione. Non ho canali particolari cui attingere informazioni diversi dall’albo pretorio. Diciamo che avendo poca fantasia archivio ciò che viene pubblicato! Faccio queste affermazioni senza alcun timore di essere smentito, anzi, se qualcuno si ritiene leso nell’immagine può tranquillamente querelarmi. Sia ben chiaro, non censuro ma non condivido il conferimento di incarichi a parenti. Siamo una piccola comunità e l’essere parente di un amministratore non può divenire una causa di discriminazione. Censuro l’ipocrisia di chi ha predicato il cambiamento finendo poi per curare prima l’orticello di casa propria e poi, se c’è tempo, quello della collettività. Immagino un futuro di Vallo dove per lavorare non sia più necessario essere parente o amico di qualcuno o aver votato Tizio o Caio. Nelle realtà positive si valuta la capacità delle persone, non il cognome o il sostegno elettorale. Questa non è utopia, è un cambio di passo di cui ha profondamente bisogno il nostro territorio. Culturalmente, prima che politicamente.

Vallo in questo periodo è protagonista di alcuni movimenti a livello politico, come vede la nomina di D’Amato in sostituzione a Molinaro dopo oltre due mesi?

Il ritardo credo sia dovuto a vari fattori: uno di carattere interno perché ci sono delle divergenze di linea politica, anche se i cittadini vallesi hanno dimenticato anche il timbro della voce degli amministratori. L’Amministrazione Aloia non comunica. Ribadisco, non comunica. L’altro motivo di ritardo è da ricercare, probabilmente, nel tentativo di ricucire un rapporto ambiguo con un pezzo del Pd. Non con il Pd in quanto circolo locale, ma Pd -erroneamente e capziosamente definito tale – come corrente politica che fa riferimento all’onorevole Valiante. Quanto all’assessore D’Amato spero che riuscirà a fare meglio nei settori di sua competenza. Sui rifiuti Vallo è in calo nella raccolta differenziata – dati regionali dicembre 2014 – e anche la sperimentazione degli eco compattatori si connota per probabile familismo e, peggio ancora, con risultati tutti da verificare. Poi, ricordo ancora quando sul palco nel 2011 parlò di Vallo come cittadina che non offre nulla ai bambini e non ha verde pubblico. Sono passati 4 anni, lascio al lettore giudicare cosa sia cambiato.

In questi giorni proprio l’ex assessore Molinaro ha duramente attaccato il Pd asserendo che all’interno del direttivo ci siano figure camaleontiche pronte a cambiare casacca all’evenienza, le risulta tutto ciò?

 Non credo che i cittadini vallesi non dormano la notte per le questioni interne al Pd. In ogni caso all’interno del direttivo del PD vallese molti, se non la maggioranza dei membri sono elettori del dottore Molinaro. Probabilmente conosce meglio di me i suoi elettori e in ogni caso ritengo che non si debba tacciare di trasformismo chi ha cambiato opinione sull’amministrazione Aloia. Molinaro è arrabbiato con il segretario, perché forse si è sentito tradito. Questioni loro.

 Il Pd non ha rinnovato la tessera ad Attilio Molinaro e i 420 iscritti al partito sono calati a 120, le risulta?

 Mi risulta che l’anno scorso il numero dei tesserati è salito vistosamente perché c’era il congresso. Una percentuale di quelle tessere – un numero ridotto – le ha fatte Attilio Molinaro per far eleggere l’attuale segretario in contrapposizione al mio gruppo. Il piano non è andato a buon fine perché pur avendo la forza dei numeri dalla nostra ho chiesto ai miei amici di mettere da parte vecchie lacerazioni, lavorando all’unità del partito sulla base di un chiaro accordo politico. Con il Pd – tutto – all’opposizione dell’attuale amministrazione e con l’impegno da parte del segretario a non usare il ruolo per costruire la propria candidatura a Sindaco. Mi sarei candidato a fare il segretario se avessi considerato il partito come base di lancio per una candidatura. Il partito deve organizzare il consenso e le proposte politiche, misurandosi con la realtà. Del resto, in una realtà come Vallo è nella logica delle cose costruire percorsi civici e non di partito in vista delle elezioni. Non nego che questa linea abbia creato malumori non scappo dalle responsabilità. Ho cercato in questi anni di ricucire la divisione con l’area “Valiante” sostenendo l’elezione di Riccardo Ruocco a segretario e provando a costruire ponti piuttosto che alzare muri. Con Attilio Molinaro ho più volte discusso, trovando in lui anche condivisione su molte questioni. Da parte nostra c’è la volontà di rafforzare il partito, spero che ci sia anche in altri questa intenzione. Il tempo degli amici che non si schierano lo fanno solo in cambio di qualcosa è ampiamente finito. Chi immagina soluzioni calate dall’alto deve mettere in conto scelte politiche consequenziali, anche di rottura. Inviterei, poi, a distendere i toni sul tesseramento e a non sparare cifre.

Non rinnovare la tessera ad Attilio Molinaro non è stata una buona operazione, bisogna avere l’onestà intellettuale di dirlo

La decisione sull’amministrazione non rientrava nelle sue “competenze”. Forse si è voluto colpire Attilio per mandare un segnale ad altri. Abbiamo sbagliato umanamente e per quanto mi riguarda chiedo scusa ad Attilio per questo. A differenza di Molinaro altri sostenitori interessati del PD continuano a mantenere in vita l’amministrazione, alimentandone l’ambiguità politica di fondo. Molinaro doveva dimettersi a seguito di una valutazione negativa sull’operato dell’amministrazione, invece ha seguito l’indicazione di fare un passo indietro per questioni politiche diverse. Bisogna dirlo chiaramente: lo scontro Valiante-Cobellis sta danneggiando il nostro territorio, è ora di farla finita, perché il futuro della nostra comunità non può dipendere dagli interessi contingenti di questi due politici.

 Non si sa a che punto sia l’università telematica, non si sa dove fare la nuova aula consiliare, i nuovi parcheggi a pagamento fanno infuriare i commercianti ed il Sindaco afferma “non sono questi i problemi” lei che ne pensa?

 Penso che il Sindaco non abbia la percezione del declino vallese. Ci sono sicuramente altri problemi, ma questo non significa ignorare i segnali di malumore dei cittadini. Il commercio a Vallo è in grosse difficoltà, dobbiamo immaginarci una nuova dimensione economica per la nostra città, insieme ai commercianti. Vallo non è più centrale a livello commerciale, anche perché offre le stesse cose che ormai si trovano in ogni comune. A Vallo ormai si viene per necessità e non per scelta. Prendiamone atto e voltiamo pagina.

 Dal suo punto di vista Vallo è una città in crescita?

 Gli indicatori demografici sono negativi ed economicamente Vallo si regge sul pubblico. C’è poca cultura d’impresa e molto bisogno tra la popolazione. La risposta è no.

 Cosa ha fatto questa amministrazione per questa città?

Ha riqualificato la piazza, utilizzando male i fondi europei. Sia la Commissione UE che i docenti universitari di sviluppo economico concordano sul cattivo utilizzo dei fondi UE, puntando il dito contro il rifacimento di piazze. E’ un modo vecchio di amministrare, utile a lucrare qualche consenso ma inutile sotto il profilo delle ricadute economiche. Avremo una bella piazza, ma quale ritorno ci sarà per il paese? Un’immagine da  cartolina?  Sui rifiuti i risultati sono negativi, sulle scuole c’è poco o niente, sulla trasparenza idem, sulla cultura lasciamo stare. Abbiamo chiesto di poter riprendere i consigli comunali e la risposta è stata negativa. Forse si approverà il Puc, ma nessuno conosce come l’Amministrazione si immagina Vallo tra 20 anni. Un Puc figlio di logiche elettorali, buone per accontentare i soliti noti. Quanto alle probabili inaugurazioni che ci saranno, sono opere pubbliche che vengono da lontano. Mi riferisco all’Auditorium, al Parco Stella del Mattino e alla bonifica della discarica di Ficarolle. Spero che l’amministrazione abbia l’onestà intellettuale di riconoscerlo, tanto ora si può parlare bene dell’amministrazione Cobellis!

Lei che impegno sta portando avanti?

Sono un membro della segreteria provinciale del PD e su Vallo lavoro umilmente alla costruzione condivisa di un programma per la città  – presto a disposizione dei cittadini -, mi preoccupo di formare la squadra ponendomi come un semplice portatore d’acqua al servizio di un progetto politico e, tra la disperazione comune alla mia generazione di non lavorare in modo da poter vivere autonomamente, provo a non vendere la mia dignità. Seguo con interesse i tanti che hanno scelto di sostenere il M5S perché delusi e incazzati, sperando di poter lavorare anche insieme a loro. In ogni caso ho tutti i requisiti per parlare di futuro a Vallo della Lucania. 

Ha intenzione di candidarsi alle prossime elezione comunali?

Certamente, sono a disposizione ma prima il progetto e la squadra e poi io.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata