Villammare si stringe attorno al piccolo Pietro: una messa di preghiera mentre proseguono le indagini
| di Luigi Martino
Una comunità col fiato sospeso si ritroverà martedì 10 giugno, alle ore 19.00, nella chiesa del borgo marinaro per affidare il piccolo Pietro alle preghiere collettive. Il bimbo di appena nove mesi, di Villammare, è ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale Santobono di Napoli, dove è stato trasferito d’urgenza in eliambulanza lo scorso giovedì dopo un primo ricovero al presidio di Sapri.
A lanciare l’appello alla preghiera è stato il parroco del paese, don Vincenzo, che ha invitato l’intera cittadinanza a partecipare alla Santa Messa. «In queste ore di grande apprensione – ha dichiarato – ci affidiamo all’intercessione di Maria Santissima di Portosalvo e di San Giuseppe, invocando una benedizione speciale per la fragile vita del piccolo Pietro».
Nel frattempo, le indagini dei carabinieri della Compagnia di Sapri, coordinate dalla Procura di Lagonegro, proseguono senza sosta per chiarire l’origine delle gravissime lesioni riscontrate sul corpo del neonato. Al centro delle attenzioni investigative ci sono le immagini di videosorveglianza acquisite nei pressi dell’abitazione dove il bimbo vive insieme alla madre e al compagno. Gli inquirenti stanno esaminando in particolare la fascia oraria tra le 12.15 e le 13.15 di giovedì scorso.
Nelle ultime ore sono stati ascoltati diversi testimoni, tra cui il padre naturale del bambino e persone vicine alla famiglia. Gli interrogatori si stanno svolgendo presso la caserma dei carabinieri di Vibonati.
Il piccolo Pietro resta in coma, sottoposto a monitoraggio costante dopo due delicati interventi neurochirurgici eseguiti dai medici del Santobono. La prognosi resta riservata, così come il dolore di un’intera comunità che, in silenzio, spera in un miracolo.
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