Spiriti e fantasmi nel Cilento: intervista a Desiderio Navarra, autore di “Episodi da brividi incredibilmente vissuti”

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Spiriti e fantasmi nel Cilento: intervista a Desiderio Navarra, autore di “Episodi da brividi incredibilmente vissuti”

Si chiama “Episodi da brividi incredibilmente vissuti”, un libro che narra di paurosi accadimenti vissuti o ascoltati dall’autore, Desiderio Navarra.

Abbiamo chiesto meglio a lui stesso cosa lo abbia spinto a scriverne.

D: Scrivere un libro per raccontare di “episodi da brividi incredibilmente vissuti” è una scelta coraggiosa, perché vuol dire sfidare la non credenza della gente, ma soprattutto ripensare il mondo con uno sguardo a quanto è conosciuto come soprannaturale. Per lei ha voluto anche dire trascorrere un’intera vita con un segreto da raccontare e nel timore di raccontarlo. Come sappiamo dal suo libro, lei infatti ha meditato a lungo prima di risolversi a condividere con altri gli strani eventi di cui è stato testimone in più di una occasione nel corso della sua vita: qual è stata la molla che l’ha spinta a farlo?
R: Fondamentalmente mi sono deciso quando ho capito di esser stato a lungo prigioniero, come tanti altri, di credenze popolari senza alcun fondamento di verità, credenze che finivano con l’arricchire le bugie su cui si fondano le false religioni. Parlo ad esempio della credenza per cui i morti interferiscano col mondo dei vivi. Ma i morti non possono nuocere, essi dormono tranquillamente nella polvere in attesa del giorno del giudizio. Mentre è chiaramente affermato nella Bibbia che sono gli angeli ribelli, scacciati dal reame celeste, ad interferire con la vita dell’uomo sotto forma di spiriti malvagi.

D: La componente religiosa è stata per lei fondamentale, dunque, nella rilettura degli eventi che lei ha compiuto per narrarli. Ma prima di questa sua “svolta religiosa”, avviatasi, come lei ci racconta, verso i trentacinque anni, che influenza hanno avuto questi eventi sulla sua vita?
R: Prima della “svolta religiosa”, del passaggio ad una vita caratterizzata da una nuova consapevolezza,  gli eventi descritti nel libro non ebbero grossa influenza su di me. Certo il ricordo di quella lunga notte in quel casolare solitario non può essere cancellato dalle mie esperienze, né la paura che provai in quella e nelle altre occasioni. Resta però la soddisfazione di aver capito, sebbene dopo molti anni, chi quella notte cercò di sopraffarmi.

D: Crede che vi sia un nesso tra gli spiriti malvagi e i luoghi in cui questi si manifestano?
R: Questo non so dirglielo, posso azzardare qualche supposizione ma si tratta solo di ipotesi. Può darsi che gli antichi abitanti di quei luoghi fossero persone dedite a culti pagani, assassini, maniaci, insomma non delle brave persone, oppure genti che conducevano una vita dissoluta così che gli spiriti malvagi trovarono presso di loro terreno fertile per insediarsi.

D: Gli eventi spaventosi sono accaduti nei luoghi della sua vita, luoghi in cui ha vissuto, luoghi che tutt’oggi le capita di frequentare: che effetto le fa ritornavi?
R: Ritorno in quei luoghi da uomo libero e l’unica sensazione che provo è un po’ di rimpianto per la mia giovinezza. Sono certo tuttavia che se allora avessi avuto la conoscenza biblica che ho ora, la mia esperienza sarebbe stata diversa, sicuramente mi sarei difeso da quelle infami creature con forti armi spirituali.

D: Un’ultima domanda: che utilità crede possa avere per le persone leggere il suo libro?
R: Il mio libro ha il solo scopo di aiutare persone che hanno avuto esperienze simili alle mie, perché possano capire che sono gli spiriti malvagi a intromettersi negli affari umani e non i poveri defunti che riposano.

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