Il biologico entra negli stabilimenti balneari: ecco come

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Il biologico entra negli stabilimenti balneari: ecco come

In quest’estate che stenta a decollare, a causa anche delle avverse condizioni climatiche, l’iniziativa che si è svolta per quattro giorni dal 27 al 30 luglio in tre stabilimenti balneari di Ascea Marina, ha consentito ai turisti di scoprire cosa c’è dietro un mare pulito e un paesaggio bello e armonioso. Nel Cilento da dieci anni si è creata una forte alleanza tra agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni, che ha permesso di dare vita al primo bio-distretto d’Italia. Questa è anche la terra d’elezione della Dieta Mediterranea, che con Ancel Keys  è stata scientificamente codificata e valorizzata, prendendo a riferimento proprio il modello alimentare cilentano. Il connubio con l’agricoltura biologica rende la Dieta Mediterranea ancora più efficace e completa, essendo la qualità degli alimenti fondamentale per garantire un giusto apporto di nutrienti ed evitare danni alla salute.

Bio-spiagge 2014 è stata promossa dal comune di Ascea, in collaborazione con l’Aiab e il Bio-distretto Cilento, proprio per far conoscere ai turisti le 400 aziende agricole biologiche del territorio, che svolgono un ruolo fondamentale per la tutela dell’ambiente, del paesaggio e della comunità rurale. Quotidianamente l’agricoltore lavora infatti per produrre con metodi naturali alimenti sani e genuini, nel rispetto delle tradizioni locali, e offrendo sempre più spesso quei servizi eco-turistici e didattici che permettono a tutti di apprezzare e vivere la ruralità dei territori.

Quest’anno l’iniziativa Bio-spiagge è stata arricchita dal prezioso contributo di 18  stagisti dell’Its Buonarroti di Caserta (indirizzi agrario, turistico e Cat – Costruzioni Ambiente e Territorio), opportunamente formati dall’Aiab nell’ambito del Pon c5 – Regione Campania “Bio-agricoltura nel Mondo”, e da poco tornati in Italia dopo lo stage nel bio-distretto francese di BioVallèe. I futuri tecnici dell’agricoltura e del turismo hanno curato all’interno dei lidi il desk informativo e lo spazio degustazioni. Un bell’esempio di come mondo produttivo, scuola e amministrazioni locali possono collaborare per realizzare insieme esperienze belle e coinvolgenti, in grado anche di offrire ai giovani nuovi e qualificanti spunti professionali. 

Negli stabilimenti balneari che hanno aderito all’iniziativa è stata inoltre presentata in anteprima assoluta e distribuita gratuitamente la pubblicazione Aiab sui bio-distretti. L’esperienza del bio-distretto Cilento, per i suoi caratteri di innovazione sociale ed organizzativa, ha generato iniziative analoghe in altre regioni italiane: Calabria, Toscana, Lazio, Trentino Alto Adige, Liguria, Piemonte, Marche. Complessivamente, sino ad oggi, in otto regioni si sono costituiti 10 bio-distretti (www.biodistretto.net) e sono stati avviati scambi di esperienze con omologhe iniziative francesi, austriache e tedesche.

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