Camerota: chiacchiere e voci sulla festa del Pescatore, un lettore scrive

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Camerota: chiacchiere e voci sulla festa del Pescatore, un lettore scrive

Spett.le redazione, dopo aver  sentito  tanti  rumors   sulla < Festa del Pescatore >, mi   sembra opportuno   rivisitare  la nascita e le motivazioni  che  spinsero a  ideare  e svolgere la Festa del Pescatore  affinché  diventi  abito mentale di  tutti  di   mostrare  un reale rispetto   degli uomini , della storia e delle tradizioni nostrane. Sicuro della  pubblicazione, porgo  saluti amicali e  buon lavoro.
Cordialmente Adolfo Scarano

Pagina di  cultura e … di  rottura.-
 Nel 1994, Rino Scarano  —  C.C. di Camerota — facendo seguito a ripetute conversazioni con Domenico Coppola, uno dei nostri storici  capobarca, portava a conoscenza che aveva reperito il Decreto di Re Ferdinando II°  datato  17 luglio 1848 con cui  << Si  eleva a  villaggio  un aggregato di case  posto  nella spiaggia  del comune di  Cammarota >>.
Certificata la data di nascita  ufficiale della nostra  Marina, nel detto Decreto veniva reso ufficiale la sua caratteristica di essere  esistente su una spiaggia  e quindi, necessariamente, che il suo popolo non potesse essere  che costituito da  … pescatori.-
Dunque, l’idea : perché  non festeggiare  i pescatori? Detto fatto.
Da parola a parola, si decise di svolgere ovviamente una Sagra a base di pesce e di svolgerla annualmente  settembre, al fine di creare i presupposti per un prolungamento dell’attività turistica. Venne infine  l’idea di creare   un qualcosa che avrebbe reso onore alla Ns. terra per mezzo della categoria sociale che più  di tutte la rappresentava: un monumento.-
Si pensò, con  il sottoscritto, con Vincenzo  Coppola; G. Infantini ; A. Tranchino; Giovanni u’ scariano; Nicola Infantini; Patavicenz’ ; Giovanni  e altri — mi scuso se non li cito tutti —  e con Domenico De Martino di  riportare  i nomi dei pescatori defunti  su  una lapide, integrandola nel tempo.
Recuperato i nomi  dei  pescatori  del passato, ci portammo —  a notte  iniziata —  da Gianni De Martino per la stesura  dei  nomi su un cartello di plexiglas, ma la cosa non piaceva; decidemmo dunque di utilizzare  una  lapide  di marmo. Dove reperirla se non dai F.lli Piscitelli?  Ci portammo, così,  presso i detti , che erano tutti assenti : seduta stante ci rendemmo autori di  un  furto : prelevammo  una lapide di granito che ritenemmo essere sufficiente a riportare tutti i nomi  e ritornammo da Gianni.
Nel mentre Gianni lavorava  sopraggiungeva una telefonata di Rino Scarano che  ci comunicava che il monumento  sarebbe stato posto sul  lungomare — lì dove  ancora si  trova –, ma che ci dovevamo inventare qualcosa per  sollecitare l’interesse  e il sentimento  dei Ns. concittadini. Nacque così, con Domenico e Gianni, l’idea di   svolgere una funzione di benedizione in memoria  dei Ns.  pescatori defunti  e a ricordo della Ns.  storia : in quanto tale , ci augurammo , e mi auguro, che non vi sia mai qualcuno che pensi di  farla  propria  per altri scopi: la Festa del Pescatore è nata per unire e non per dividere, nel ricordo di chi non   c’è più!
Con il tempo abbiamo avuto  notizia che questo è  , nel suo genere, l’unico  monumento in Italia; ciò spiega  l’attenzione che tanti turisti pongono alla lettura dei nomi.
Va da se che si pensò di  svolgere anche la funzione  del deposito della corona di fiori nelle acque del Ns. porto, previa sua benedizione, a cui l’amato Don Osvaldo  diede tutto il  suo apporto e del sindaco di allora Franco Iannuzzi, auspicando che la festa della nostra memoria possa continuare con il rispetto da parte di tutti , ora e per sempre : non sarebbe male che il sindaco P.T.  proponesse un atto deliberativo del Consiglio Comunale  istitutivo  della << festa civile >>  del Pescatore , da  effettuarsi  annualmente  il secondo sabato del mese di  settembre. Penso di non  sbagliare  se affermo che sarebbe  una delibera   votata all’unanimità.
Questo è quanto storicamente accaduto; quest’altro è quanto  si  può << sentire  >>  con l’Anonimo autore :

<<Chest’  è a festa  mia , / cheste  è a  festa  ru pescatore.-/ Sule chi ru mare conosce  a  calmaria / e sape  ru mare  u  sapore,/ po’ dicere:  i’   su  Pescatore.- /Sule chi  nu  conosce  juorne  o  notte , / sole  o malitiempo, scuoglie  e  sta  Marina, /po’  dicere: i’   su  Pescatore.-/  Cheste, però, nun  è  sule  a  festa  mia, /cheste nun  è  sule a  festa  ru  Pescatore , / cheste  è pure a festa   i  tutt’  chilli  / che  sognano  na  vela  chiene  i  viente / e  che  sapene  che rè /   u  surore  e a fatica  ru  Pèscatore.>>
 Grazie  per  l’attenzione. Marina, lì 3.09.12. Adolfo Scarano

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