“Proverbi, Detti e Sentenze Roscignoli e Dizionario della lingua Roscignola”: raccolta della memoria storica, linguistica e demoetnoantropologica di Roscigno a Marina di Casal Velino

| di
“Proverbi, Detti e Sentenze Roscignoli e Dizionario della lingua Roscignola”: raccolta della memoria storica, linguistica e demoetnoantropologica di Roscigno a Marina di Casal Velino

Il pomeriggio del 10 settembre, presso la sede dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Marina di Casal Velino, si è tenuta la presentazione della raccolta “Proverbi, Detti e Sentenze Roscignoli e Dizionario della lingua Roscignola” di Leopolda Passarella, autrice residente nel piccolo borgo cilentano che, in qualità di operatrice culturale regionale, attraverso la sua opera ha conservato la memoria storica, linguistica e demoetnoantropologica della sua gente.

Dopo i saluti di Pasquale Mondelli, rappresentante di zona dell’Unione Ciechi e direttore della sede di Marina di Casal Velino, che ringrazia l’autrice e ricorda “Mimì”, il dedicatario della raccolta nonché marito di Leopolda, che “le ha fatto amare il dialetto”, a prendere la parola è Antonio Rizzo, docente e studioso di Ascea, che immediatamente sottolinea la vicinanza tra Casal Velino e Ascea parafrasando le parole dell’amico e già politico locale Paolo Correale: “Noi ci guardiamo da balcone a balcone”.

Dopo un articolato excursus storico-filosofico su Velia, “patria del primo Umanesimo civile e politico, colonia che i Focei non fondarono ma, semplicemente, si guadagnarono (“s’abbuscarono”) ottenendo il permesso di insediarsi in un sito già abitato tre, quattro secoli prima dagli Enotri”, Rizzo ringrazia l’Unione Ciechi e ricorda le esperienze vissute a Velia, nel corso di una visita guidata nel parco archeologico, con i ragazzi non vedenti, ai quali ha fatto “toccare con mano i mattoni velini”.

Poi, nello specifico, Rizzo rimanda al libro di Leopolda, complimentandosi con l’autrice e precisando che “la storia la dobbiamo scrivere noi attraverso la lingua” e che “nel dialetto troveremo la nostra storia”.

Breve ma incisivo l’intervento dell’autrice stessa che, non nascondendo la paura di essere letta e compresa solo da pochi appassionati e augurandosi che la sua opera venga apprezzata, specifica che “i protagonisti di questa raccolta sono i roscignoli stessi, anzi le roscignole, che per un trentennio circa mi hanno descritto il loro mondo che io ho fedelmente trascritto, cimentandomi in un’impresa senza precedenti in questo paese, chiedendo lo stesso proverbio a più persone, casa per casa, al fine di realizzare un lavoro scrupoloso e veritiero”.

Conclude la serata di presentazione ancora Pasquale Mondelli, felice di sottolineare “come l’Unione Ciechi si mostri sensibile anche nei confronti di iniziative culturali come questa, proprio per dimostrare che le persone non vedenti possono vivere la propria vita con la stessa dignità e gli stessi diritti, ma anche con gli stessi doveri, di tutti gli altri”.

A seguire un breve dibattito tra l’autrice e i presenti, tra cui le fondatrici dell’Associazione culturale “Roscignopiù” di Roscigno, Giancarlo Avossa, presidente della Proloco di Ascea, Antonio Caputo e Filippo Bronzo, rispettivamente assessore e consigliere del Comune di Casal Velino, e molti appassionati e studiosi locali.

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata