Antunzmask presenta il video di “Eroi in azione”, nuova anteprima dall’album “Al mostro”

Uscirà in primavera “Al mostro”, nuovo lavoro discografico di Antunzmask, cantautore originario di Santa Maria di Castellabate (SA) a metà fra i deliri psichedelici di Syd Barrett, il “lo-fi” di Bugo, la sfrontatezza del punk, la rabbia dei Nirvana.

Ad anticipare l’album una manciata di brani sparsi sul net sotto forma di videoclip, fra cui “Secco”, brano che fa da colonna sonora al trailer del libro “Breve guida al suicidio”.

L’ultimo estratto è “Eroi in azione”, che vi proponiamo a fondo pagina.

LA STORIA DIETRO AL BRANO (nelle parole di Antunzmask)
“Eroi in azione” è stato il primo pezzo ad essere scritto e l’ultimo ad essere stato registrato. È la prima traccia dell’album ed ha la stessa storia del pezzo “I teschi” (prima traccia dell’album precedente, “Zero programmi in questione”).
La storia si ripete e, ogni anno, d’estate, periodo dove risiede la maggior parte della mancanza delle idee, scendo in spiaggia con l’agenda, dove sono scritti tutti i testi. Trovo mio cugino Gianmarco che suona con gli amici e facciamo questo esperimento: lui fa un giro di accordi ed io cerco un testo non ancora musicato.
Così nasce “Eroi in azione”, e così nasce anche “I teschi”. E, se vogliamo dirla tutta così nascono anche le tracce dell’EP “Gesù è con te”.
“Eroi in azione” però l’avevo concepita come una sorta di delirio allucinatorio blues, tipo “Rats” di Syd Barrett (visto che il periodo che l’ho scritta mi bombardavo di Barrett, Rex Cryptae e Homegas), ma iniziare a lavorare subito su un pezzo, in un periodo di totale confusione mentale e fisica, non era facile: dividere partiture, musica, ritornelli, accordi; e quel “delirio” rimase lì per 4 mesi.
La canzone parla di come si cade facilmente nella rassegnazione malgrado sia tutto facilmente risolvibile, della paranoia e del vivere una vita quotidianamente e dannatamente uguale dove si pongono le domande “Devo arrendermi? O confondermi? Fottermi? O dirmi sempre di si?”. Gli eroi in azione sono il diavoletto e l’angioletto che stanno sulle spalle quando c’è da fare qualcosa, e tu non sai a chi dare retta.

IL VIDEO
Se la canzone era stata concepita in un modo per poi essere trasformata in un altro, anche per il video doveva essere la stessa cosa.
Il video originale aveva una sceneggiatura, una storia, dei personaggi.
Il video non era proprio in programma. Dovevo andare da Giulio (L’ira dell’agnello) per lasciargli le registrazioni finali dell’album, in modo  tale che lui potesse lavorare ai master finali. Poi abbiamo fatto tutt’altro, con la brillante idea di usare la telecamera.