Mbrugliatieddo, intestini di capretto da latte una tradizione del Cilento

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Mbrugliatieddo, intestini di capretto da latte una tradizione del Cilento

Ai più sembrerà un piatto dai sapori forti, niente di più falso. I mbrugliatieddi o mbrugliatielli sono di una delicatezza unica, si prendono solo intestini di capretti da latte che non hanno ancora toccato l’erba. Provare per credere, come diceva un presentatore, resterete incantati dall’esplosione di sapori che vi si mostreranno al palato. Per questo piatto consiglierei un fiano cilentano, con una buona acidità che pulisca la bocca a fine piatto.
Pochi, gli ingredienti, e poveri, quasi di scarto direi ma come ci insegnano i vecchi nulla và buttato e da questi pochi ingredienti nasce un piatto buonissimo.
Procurarsi un intestino e il grande omento del capretto (retina), pepe, formaggio, aglio e prezzemolo.
Preparazione:
Si aprono le interiora con le forbici e si lavano in abbondante acqua calda; dopo averli lavati si lasciano in una bacinella con limone e sale per circa 12 ore; infine si risciacquano di nuovo. Si stende un pezzo di retina (15×15) e vi si mettono al centro un pezzo dell’intestino crasso, qualche pezzetto di formaggio, aglio, un rametto di prezzemolo; si avvolge il tutto a forma di involtino e si ferma avvolgendolo con un pezzo di intestino tenue. Infine viene soffritto. A volte lo si soffrigge insieme a fegatini e pezzi di polmone del capretto. Si serve caldo con patate fritte.
Buon appetito

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