L’Oasi del fiume Alento, ‘Una pausa urbana’

| di
L’Oasi del fiume Alento, ‘Una pausa urbana’

L’Oasi del fiume Alento, in località Piana della Rocca nel comune di Prignano Cilento, è un’autentica attrazione grazie anche al lago artificiale creato dalla diga. Costruita nei primi anni 90, è stata completata recentemente da un parco ricreativo e culturale. L’intero complesso è diventato un’oasi naturalistica che tende a ripopolare le rive dell’Alento con specie di fauna in via di estinzione ed a ricostituire l’equilibrio ambientale. L’intero corso del Fiume Alento e parte dei suoi affluenti rientrano all’interno dell’Oasi Fiume Alento. Si tratta di un’area SIC (Sito di importanza comunitaria) introdotta con lo scopo di contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante attività di conservazione. Il Fiume Alento che nasce e sfocia in aree all’interno del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, lungo il suo percorso, attraversa zone naturali caratterizzate da diversi habitat e diverse tipologie forestali.

Definire l’Oasi risulta semplice usando l’affermazione ‘Una pausa urbana’ a pochi passi dalla città. Grazie alla presenza del lago, di un parco tematico, di sentieri  attrezzati, di numerosi punti di  osservazione per l’avifauna e di aree attrezzate per il tempo libero e per il pic-nic, l’area si presta a molte iniziative e attività. Trekking,  mountain bike, birdwatching escursioni in battello e passeggiate a cavallo, escursioni in canoa, canottaggio e pesca sportiva sono alcune delle innumerevoli possibilità che offre l’Oasi. 

Il fiume Alento che da’ vita all’oasi, anticamente era denominato Hales ed è stato successivamente rinominato Alentum e, si desume, che abbia dato il nome alla terra del Cilento. Il termine Cilento, infatti, si fa risalire ai Frati Benedettini che chiamarono questa terra Cis Alentum, al di qua dell’Alento. Le sorgenti del fiumesi trovano sul monte Le Corne (894 m. s.l.m.) a poche centinaia di metri dal centro del comune di Stio. Il fiume scorre, poco dopo la sorgente, nelle vicinanze del piccolo centro abitato di Gorga, sempre all’interno del Parco nazionale, nel territorio dei comuni di Cicerale e Perito. Nel primo tratto il corso del fiume ha una direzione Sud-Nord, parallela alle catene montuose. Dopo circa una decina di chilometri, il corso del fiume, lungo in tutto 36 chilometri, esce dal territorio del Parco nazionale, e compie un’ampia curva verso sud, scorrendo in direzione opposta alla precedente. Nel tratto al di fuori del perimetro del Parco nazionale, nel territorio del comune di Prignano, è stata realizzata, a cavallo degli anni ’80 e ’90, la diga dell’Alento, che dà vita ad un lago artificiale di circa 150 ha di estensione. La diga rappresenta un polo idrico d’importanza strategica per tutto il meridione.

A valle della diga, nei comuni di Rutino e Lustra, è stato creato un sistema di zone umide composto da diversi laghetti di discreto valore naturalistico. Il corso del fiume, continua per circa 20 chilometri, sempre al di fuori del Parco, nella piana dell’Alento che si estende a ventaglio fino al mare. Negli ultimi 3 chilometri del suo corso, il fiume rientra nuovamente all’interno del Parco nazionale. L’Alento sfocia nel mar Tirreno nei pressi di Velia, nei comuni di Ascea e Casal Velino, ai piedi della collina sulla quale sorgono i resti dell’antica città greca di Elea, patria di Parmenide (V sec. a.c.), filosofo greco Presocratico, maestro di Zenone. Sono compresi nel sito anche i tratti terminali di alcuni degli affluenti dell’Alento, come il vallone Corbella, il vallone di Ostigliano, la fiumara della Selva dei Santi in comune di Salento, la fiumara Santa Lucia in comune di Omignano, i torrenti Badolato e Palistro nei comuni di Castelnuovo Cilento e Vallo della Lucania.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata