Camerota, la tradizione si rinnova: processione in mare per la festa di San Pio (VIDEO)

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Camerota, la tradizione si rinnova: processione in mare per la festa di San Pio (VIDEO)

A settembre si tiene questa processione alquanto inusuale, che vede decine di imbarcazioni, addobbate a festa e stracolme di fedeli a bordo, solcare le acque antistanti il borgo cilentano di Marina di Camerota. La flotta raggiungerà, domani 22 settembre intorno alle ore 17, Cala Fortuna e quindi la statua sommersa di San Pio da Pietralcina. Non è l’unico posto in Italia dove la scultura del santo realizzata in materiale impermeabile è poggiata lì, sotto le onde del mare, fra la fauna e la flora mediterranea. E’ possibile ammirare il santo sottomarino anche alle isole Tremiti, qui la statua è a 13 metri di profondità, mentre a Camerota sono solo 6 i metri che dividono san Pio dal cielo.

Qual che più colpisce i turisti, poco usi alle tradizioni del Cilento, è l’osservare gli uomini di mare, rudi e cupi nell immaginario collettivo, mentre con grande gusto e delicatezza infiorano di nastri e bandierine colorate i loro battelli. Mentre che deporrono una corona floreale sull’acqua che custodisce il santo. Il contrasto è netto. Il mare potrà anche plasmare a sua immagine l’aspetto di quelli che lo sfidano ogni giorno, per una vita, per poter campare, ma tira anche fuori il meglio dall’animo umano. Oltre l’apparenza, il cuore degli uomini di mare è grande come quel blu senza fine che essi affrontano. Così pure grandi sono la loro fede e la loro riconoscenza verso Colui che li protegge, sempre vigile attimo dopo attimo, nel loro duro lavoro. Come in tutti i mestieri rischiosi, la religiosità profonda degli uomini semplici aiuta a vivere il pericolo giorno per giorno. Il legame della cittadina col mare è vecchio di centocinquanta anni almeno. Ed è alla fine dell’estate che esso si anima di un fervore diverso, solo diverso, attenzione, non maggiore, perchè sulle banchine i passi corrono veloci in ogni momento, notte e giorno, e con ogni tempo. E’ il fervore della gente di mare che prepara la sua festa.

Alla fine della processione un lungo applauso squarcerà il silenzio della cala. Subito dopo le barche torneranno a terra, le cime ben fissate ai paletti d’ormeggio e la gente in processione sarà diretta in zona Calanca. Lì la festa prenderà un altro sapore. Il palco allestito dal comitato servirà per ascoltare buona musica dalla banda di Fisciano diretta dal maestro Cammarano. Le donne del posto sono all’opera da giorni: preparano dolci e specialità salate, poi servono il tutto alla sagra che viene allestita a pochi passi dalla statua di Padre Pio (questa volta terrena) e il ricavato verrà poi devoluto in beneficenza. Bartolo Caputo, proprietario di un noto ristorante della zona, è il presidente del comitato che organizza la festa ogni anno:«E’ un momento che tiene unito il paese – spiega Caputo – e fa conoscere ai turisti le nostre tradizioni. Ogni anno miriamo sempre al miglioramento e con molta modestia devo dire che ci riusciamo alla grande».

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