Agropoli: scuole fantasma sequestrate dalla guardia di Finanza

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Agropoli: scuole fantasma sequestrate dalla guardia di Finanza

Sequestrate due “scuole fantasma”, una a Laureana Cilento, l’altra a Ceraso: il provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Vallo della Lucania, è stato eseguito dai finanzieri della guardia di finanza della compagnia di Agropoli, coordinati dalla procura della Repubblica vallese. Le sedi scolastiche sequestrate fanno capo ad un istituto tecnico paritario gestito da due fratelli entrambi indagati, si legge in una nota del comando provinciale delle fiamme gialle di Salerno, per il reato di falso ideologico continuato commesso da pubblico ufficiale nella produzione di certificati amministrativi.
La misura cautelare è stata emessa ed eseguita dopo lo svolgimento di indagini che traggono origine dall’esecuzione di precedenti verifiche fiscali nei confronti delle società riconducibili ai due indagati, al termine delle quali gli inquirenti hanno constatato la sottrazione di materia imponibile ai fini delle imposte sui redditi per circa 3 milioni di Euro e il mancato versamento di 600mila Euro di ritenute operate sulla retribuzione del personale scolastico (40 docenti e 7 amministrativi).
Dopo una successiva ispezione eseguita nel maggio 2011 dall’ufficio scolastico della regione Campania del ministero dell’istruzione, all’esito del quale emersero, si legge nella nota delle fiamme gialle, gravi irregolarità nel funzionamento della sede di Laureana Cilento dell’istituto tecnico paritario, la procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha disposto nuove indagini e nel marzo del 2012 ha delegato i finanzieri di Agropoli all’esecuzione di perquisizioni nei due plessi scolastici, quindi anche alla sede di Ceraso.
“In quell’occasione – riferisce il comando provinciale delle fiamme gialle di Salerno – i finanzieri hanno accertato il totale mancato funzionamento della scuola in entrambe le sedi, constatando che le 18 classi erano totalmente deserte e che le assenze degli alunni non erano state annotate sui registri di classe. All’atto dell’accesso nelle strutture, erano presenti solamente i segretari amministrativi delle due scuole, che provvedevano a tenerle aperte, ed una sola professoressa presso la sede di Ceraso”.
Non c’erano inoltre gli altri professori che dovevano tenere le lezioni secondo gli orari prestabiliti, pur non risultando negli atti richieste di permessi o comunicazioni di assenze per malattia alle segreterie scolastiche. Non erano presenti i responsabili dei plessi scolastici, che avevano il compito di garantire il corretto svolgimento dell’attività didattica. Per l’anno scolastico che si avvia alla conclusione, il 2011-12, risultano iscritti all’istituto 347 alunni, di cui 260 alle classi dell’ultimo anno e che nei prossimi mesi dovrebbero sostenere l’esame di maturità.
Come evidenziato dal giudice per le indagini preliminari nel provvedimento di sequestro preventivo emesso – riferisce il comando provinciale di Salerno – le indagini finora condotte hanno permesso di accertare che tale istituto scolastico non è funzionante, trattandosi di un “apparato di facciata che maschera e mimetizza un’attività d’impresa poco focalizzata sulla didattica e molto all’aspetto economico del business legato agli esami di idoneità e ad una frequenza improbabile di alunni residenti in regioni assai lontane”, tanto è che il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca aveva già emesso un provvedimento di revoca della parità scolastica a decorrere dall’anno 2011-2012, poi caducato dal tribunale amministrativo regionale in seguito al ricorso presentato dai gestori dell’istituto.

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