Cilento, calo di presenze nel mese di luglio: Federalberghi lancia l’allarme

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Cilento, calo di presenze nel mese di luglio: Federalberghi lancia l’allarme

Dati allarmanti diffusi da Federalberghi per la stagione estiva 2012. Nel Cilento, in particolare, mai si è visto un luglio così nero, anche gli stabilimenti balneari hanno subito un calo che oscilla tra il 15 e il 20% di presenze in meno rispetto al 2011. 

«Rischia di aggravarsi in modo fortemente preoccupante la crisi del turismo» è questo il commento a caldo di Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, alla lettura dei risultati del pre-consuntivo alberghiero elaborato dalla federazione e relativo al primo semestre 2012 rispetto all’identico periodo del 2011. 

«L’elemento che maggiormente spaventa, pur non impedendo alle imprese turistiche italiane di mantenere alto il livello qualitativo delle strutture e competitive le tariffe, – prosegue il presidente degli Albergatori- è l’improvvisa e significativa débacle della clientela estera che nel solo mese di giugno è arretrata dell’8,2% rispetto al giugno 2011, facendo suonare il principale campanello d’allarme».            

«Che infatti gli italiani abbiano difficoltà economiche diffuse è cosa nota – aggiunge Bocca – mentre una perdita così importante di stranieri nel mese di giugno, abitualmente preferito da tedeschi , nord europei ed inglesi per trascorrere una consueta settimana in qualche località turistica del Cilento, rappresenta un ulteriore segnale che la crisi si stia allargando a vista d’occhio ed il contagio finanziario stia investendo in pieno anche i consumi turistici europei.
            
Per capire dunque l’evoluzione congiunturale – conclude Bocca – la federalberghi ha attivato in queste ore una capillare ricerca sui consumi turistici degli italiani per i mesi di luglio ed agosto, che nei prossimi giorni diffonderemo, per cercare di capire se almeno durante i canonici mesi di vacanza i consumi delle famiglie potranno dare un sospirato segnale di recupero, aiutati dal fatto che come sostiene uno dei più noti comparatori on line nei mesi estivi le tariffe alberghiere delle principali località balneari italiane subiranno un calo mediamente del 5%, o segnare un’ulteriore battuta d’arresto che potrebbe preludere alla chiusura di centinaia di imprese ricettive, martoriate ormai da fatturati sotto il livello di equilibrio gestionale».

I RISULTATI DELL’INDAGINE

I primi sei mesi dell’anno registrano una variazione del -2,2% di presenze alberghiere tra italiani e stranieri. I dati sono relativi al consueto monitoraggio mensile effettuato dalla federazione (l’inchiesta è stata svolta dal 2 al 7 luglio, intervistando con metodologia internet 1.209 imprese, distribuite a campione sul territorio nazionale).
 
Il marcato calo delle presenze alberghiere registrate nei primi sei mesi degli italiani (rispetto allo stesso periodo del 2011) pari ad un -5,4% è parzialmente compensato da una risicata crescita degli stranieri, pari ad un +1,3% di pernottamenti (rispetto allo stesso periodo del 2011).            

In evidenza il mese di giugno che da solo ha visto (rispetto al giugno 2011) una caduta complessiva del 7,6% di pernottamenti alberghieri, composta dal -7,1% di italiani ed addirittura dal -8,2% di stranieri.

Sul fronte dei collaboratori alberghieri si evidenzia purtroppo anche per loro un calo generalizzato del -2,5% (rispetto agli stessi primi sei mesi del 2011), con una flessione del 2,4% per i lavoratori a tempo indeterminato ed un parallelo decremento del 2,8% per i lavoratori a tempo determinato.
 
–          GIUGNO: -7,6% di presenze: -7,1% italiani e -8,2% stranieri
–          -2,5% di lavoratori occupati: -3,1% indeterminato e -1,8% determinato
–          TOTALE: -2,2% di presenze: -5,4% italiani, +1,3% stranieri

Foto Biagio Fedullo per Costa del Cilento

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