Massimo Cacciari presenta “Il dolore dell’altro” a Velia

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Massimo Cacciari presenta “Il dolore dell’altro” a Velia

L’ultima serata della prima edizione di “Elea è filosofia” vede come ospite il filosofo Massimo Cacciari, autore de “Il dolore dell’altro”, una lettura a tre voci dell’Ecuba di Euripide e del Libro di Giobbe.

La bravura degli attori Lisa Galantini, Antonio Zavatteri e Fabrizio Matteini trasporta il pubblico tra le mura di Troia, negli accampamenti delle schiave che uccidono i figli di Polimestore, nello stesso posto in cui Ecuba consuma la sua sanguinaria vendetta.

Subito dopo viene esposta una lettura del libro di Giobbe, fondamento della teodicea Ebraico-Cristiana.

La storia del prescelto del Signore, sebbene meno carica di tragicità tipica del teatro euripideo, non è meno coinvolgente.

Al termine della lettura entra in scena Massimo Cacciari con una conferenza dal titolo “Teatro e filosofia” in cui esamina i testi dandone una lettura personale che vede il connubio fra teatro e filosofia come approccio di ogni essere umano alla vita e al suo tempo.

Traspare, in questo modo, l’importanza di mettere in scena due personalità rappresentative in questo senso: Ecuba non ha nessun rapporto con il divino, il nome di Zeus non viene mai pronunciato. È Agamennone, un uomo, a giudicare le azioni dei suoi concittadini. Sono loro, mossi dalla passione e dall’ira unicamente umane, a redimersi dalle azioni malvagie.

Tutt’altro scenario troviamo nel racconto di Giobbe, messo alla prova da Satana e da Dio, a cui viene tolto ogni bene. Mai, il protagonista, si farà giustizia da sé; anzi, alla fine interrogherà Dio, unico giudice e sovrano della vita.

Il confronto tra la circolarità del tempo nelle tragedie greche e la linearità del tempo “di Dio” diventa importante per l’uomo contemporaneo.

Cacciari mette il pubblico in condizione di poter giudicare quale sia la migliore delle vie da seguire per far fronte ad una paura che nasce con l’uomo: quella del dolore e della morte.

È più saggio vivere la propria vita cercando riscatto su questa terra oppure rimanere inermi davanti al dolore e patirlo con la speranza di una vita migliore, redenti da un Dio?

Ottimo l’approccio puramente filosofico al problema; riesce nell’intento di “parlare” anche a chi non si è mai avvicinato allo studio della letteratura e del teatro classico.

Meno filosofico, invece, l’approccio con chi avrebbe voluto intervistarlo per offrire ad un pubblico di lettori e interessati alla filosofia e al teatro delle considerazioni più personali dell’autore.

La serata si è aperta con la consegna del Premio Elea-Velia per il Teatro all’attrice Sonia Bonacina, tragicamente scomparsa quest’anno.

Il premio è stato ritirato dal padre, Roberto Bonacina, alla presenza di un ritardatario sindaco, Mario Rizzo, accolto da fischi ed espressioni di dissenso del pubblico.

Foto a cura di Michele Calocero

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