Focus su Dieta mediterranea chiude il corso di alta formazione sul turismo a Scario

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Focus su Dieta mediterranea chiude il corso di alta formazione sul turismo a Scario

«Ancel Keys diceva che la Dieta mediterranea è un colpo di fortuna della natura, è un grande regalo che la natura ha fatto a questo territorio al Cilento. Gli ha dato equilibrio, equilibrio ecologico, eccellenze alimentari, uno stile di vita sano». A dirlo è il professore Marino Niola, direttore del MedEatResearch del Suor Orsola, docente di Antropologia culturale e studioso di fama internazionale sul rapporto tra cultura ed alimentazione, presente a Scario venerdì per la chiusura della prima edizione del corso in management turistico istituito dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli insieme al Comune di San Giovanni a Piro. Per l’occasione riflettori accesi sulla Dieta mediterranea con un seminario di studi, aperto a tutti gli interessati, sul tema ‘La Dieta Mediterranea tra storia, territorio e turismo’ organizzato dall’Ateneo napoletano in sinergia con il Comune di San Giovanni a Piro e il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. 

All’incontro, presieduto e moderato dal professore Fabrizio Manuel Sirignano, direttore del Centro di Lifelong Learning dell’Università degli Studi SuorOrsola Benincasa, docente di Pedagogia sociale e studioso delle tematiche legate all’educazione nel contesto della globalizzazione, sono intervenuti, dopo i saluti del sindaco di San Giovanni a Piro, l’avvocato Ferdinando Palazzo, l’avvocato Franco Maldonato, assessore alla Cultura, e Elisabetta Moro, docente di Antropologia culturale dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. 

«Abbiamo voluto chiudere il corso in management turistico sulla Dieta Mediterranea perché rappresenta un patrimonio culturale che ha permesso di conoscere il Cilento. – ha spiegato Fabrizio Manuel Sirignano – Va valorizzata e difesa, per questo l’Università Suor Orsola Benincasa vuole dare una testimonianza dei propri studi e ricerche di questo fondamentale settore che riteniamo strategico per la promozione del turismo». Il docente ha anche sottolineato che «la prima edizione è andata particolarmente bene. Ritengo che il punto di forza della proposta dell’Università Suor Orsola sia stata coniugare l’alta formazione e la rpesenza di professori universitari con la presenza di professionisti del territorio, del mondo delle aziende e delle agenzie turistiche». 


«La Dieta Mediterranea non è soltanto una modalità di alimentarsi ma costituisce una opportunità per alimentarsi propiziando il benessere. – ha aggiunto l’avvocato e assessore alla Cultura Franco Maldonato – Non serve soltanto a prevenire le malattie cardiovascolari ma serve anche per propiziare un equilibrio bio-psichico in grado di consentire al cervello di rimanere immune agli attacchi del tempo ed essere più funzionale rispetto alle attività di ciascuno. Studi hanno restituito la certezza che un cervello che si nutre più di carboidrati e meno di proteine è un cervello capace di affrontare più efficacemente le sfide della quotidianità». 

Il corso d’alta formazione, concluso venerdì a Scario con il seminario sulla Dieta mediterranea, vedrà una seconda edizione a partire da ottobre. «Insieme al Suor Orsola Benincasa, come Comune di San Giovanni a Piro, – ha aggiunto Maldonato – abbiamo già deciso di bandire un secondo master, con la riaffermazione dei contenuti tradizionali ma anche con l’implementazione delle discipline e degli insegnamenti». Una prima edizione ritenuta un successo per il territorio, non solo di Scario ma di tutto il basso Cilento. «Eravamo inizialmente preoccupati perchè la nostra amministrazione è giovane. Non conoscevamo i nostri limiti anche dal punto di vista organizzativo. E’ stata una esperienza unica nel Golfo di Policastro e la soddisfazione dei partecipanti ha sciolto ogni nostro dubbio. – ha detto il sindaco, l’avvocato Ferdinando Palazzo – Questo corso, in associazione con lo storico istituto dell’Università Suor Orsola Benincasa, è un primo passo verso un Comune che non vuole fare più turismo sull’improvvisazione ma sulla formazione il nostro ospite deve essere coccolato da persone formate a dare un’accoglienza qualificata».

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