Vandalismo o ready made, a Vallo della Lucania si protesta con l’arte (FOTO)

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Vandalismo o ready made, a Vallo della Lucania si protesta con l’arte (FOTO)

Vandalismo o arte sono queste le due letture di quanto successo a Vallo della Lucania in nottata che ha sorpreso i vallesi al risveglio, questa mattina, giovedì 28 agosto. Una serie di pedate colorate nel corso de Mattia di Vallo della Lucania e strisce pedonali invertite, è quanto hanno ritrovato sotto i piedi chi si apprestava a calpestare il suolo pubblico. Quindi l’allerta delle autorità locali per l’identificazione del colpevole che subito si è manifestato: «Ho ammesso, questa mattina, mentre erano in corso le indagini sull’’imbrattamento’ di suolo pedonale pubblico, che ero stato io l’artefice, nella notte, del fattaccio» Così Felice Pugliese, per tutti Felice di Oz al Giornale del Cilento.

«Ci tengo a precisare che non ho bisogno di fama e gloria, la mia è una semplice espressione creativa e colorata, per portare l’attenzione verso problematiche che appartengono a tutta la comunità. Le polemiche sui lavori della piazza, l’abbandono per i centri storici del nostro paese, una strada pedonale che ospita più di 20 attività commerciali, vuota di contenuti culturali. L’arte ha il dovere, spesso, di fare scalpore, di stimolare l’attenzione, di mettere in discussioni ciò che accade in una società. Certo, gli artisti sono altri, il mio è solo uno dei tanti tentativi per smuovere le menti della gente che incontro ogni giorno e che difficilmente riescono a dialogare su progetti e obbiettivi che facciano il bene di una comunità» Continua Felice.

«L’ atto non vuole essere un attacco all’amministrazione e alle scelte che io certamente non condivido, ma una scossa a tutta la comunità, perbenisti e malvisti, e a quella buona fetta di abitanti di Vallo che aspettano il miracolo. Un ultimo appunto per chi non avesse capito ciò che io volevo intendere: bisogna vivere la strada e i suoi centri, per comprenderne le problematiche, per analizzare le dinamiche che si creano tra la gente che vive quei luoghi. Non si può progettare un Puc o un semplice restyling di una piazza o di un aria pedonale, se non se ne conosce la sua vita. Bisogna calpestare il suolo per sentire il vuoto».

Dello stesso avviso Dino Ruocco che subito ha puntualizzato: «Questo ‘evento ha riportato il sindaco e qualche consigliere a ‘passeggiare’ per il paese, comunque un po’ di colore in una spenta e monotona pavimentazione» .

Felice Pugliese pensa anche alle conseguenze di quello che per alcuni è un ready made alla stregua delle opere pop di Duchamp e Wharol e per altri un gesto vandalico come tanti: «E’ chiaro che accetterò senza polemica, dopo essermi dichiarato colpevole e disobbediente, il provvedimento che mi spetta, e i giudizi di chi vede tutto ciò come un atto vandalico».

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