Cilento e Vallo di Diano, decisione del tar: chiusure poste rinviate al 24 gennaio

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Cilento e Vallo di Diano, decisione del tar: chiusure poste rinviate al 24 gennaio

Amministratori e politici in difesa di alcuni uffici postali nel Cilento e Vallo di Diano che sulla base dei tagli decisi dalla direzione di Poste italiane, dovrebbero chiudere battenti. Giovedì il tar della Campania ha concesso la sospensiva al provvedimento che prevedeva la chiusura degli sportelli per qil 28 dicembre.

Sospiro di sollievo per Abatemarco e Massicelle per Montano Antilia, Magliano Nuovo per Magliano Vetere, Gorga per Stio, Castelnuovo Cilento, Sicilì per Morigerati, Cardile per Gioi, Perrazze per Palomonte, Arena Bianca per Montesano sulla Marcellana, Mandia e Terradura per Ascea, Foria e San Nicola per Centola, Santa Marina, Moio della Civitella, Piano Vetrale per Orria, Lentiscosa per Camerota, Caprioli e Marina di Pisciotta per Pisciotta, Ispani.

«Si tratta di un’importante decisione del Giudice amministrativo – ha dichiarato Marcello Feola, legale per diversi Comuni nella vertenza – che scongiura così la scomparsa di un importante presidio pubblico in comunità, localizzate soprattutto nella zona Sud della Provincia di Salerno, che negli anni sono state già private di tutti i servizi pubblici primari. E’ ora il momento di dialogare con Poste Italiane per trovare forme organizzative che coniughino ragioni economiche con garanzia del servizio in aree già fortemente svantaggiate e popolate soprattutto da anziani, con gli inevitabili disagi che altrimenti sarebbero costretti a subire».

Anche l’avvocato Pasquale D’Angiolillo dello stesso parere: «Sono state riconosciute le motivazioni poste a base del ricorso e, in particolare, la gravità ed irreversibilità del danno prodotto alle popolazioni. L’inaudita manovra soppressiva intrapresa da Poste Italiane è solo genericamente ispirata alla logica della razionalizzazione dei costi e, segnatamente, del perseguimento dell’equilibrio economico di gestione, ma, in realtà, incide, in negativo, solo sulla qualità della vita e, in definitiva, sulla sopravvivenza stessa delle comunità locali interessate da tali tagli lineari».

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