Nel cuore del Cilento, durante le festività natalizie, le case si riempiono di un profumo inconfondibile e avvolgente: quello degli scauratielli. Queste antiche zeppole, nate dalla creatività e dalla semplicità della cucina povera, non sono solo un dolce, ma un vero e proprio rito familiare, un sapore che unisce generazioni e racconta la storia di questa terra meravigliosa.
Un Simbolo del Natale Cilentano
Gli scauratielli sono l’emblema del Natale nel Cilento. Un tempo, quando i dolci elaborati erano un lusso per pochi, le famiglie cilentane creavano questa prelibatezza con ciò che la terra offriva: farina, olio d’oliva, agrumi profumati e il miele dorato delle colline locali. La loro preparazione era un momento di condivisione, un rituale che segnava l’inizio delle feste. Oggi, quel sapore autentico è custodito gelosamente, un patrimonio di gusto che si può scoprire non solo nelle case, ma anche in qualche locanda custode delle tradizioni, dove vengono serviti caldissimi a fine pasto, magari accompagnati da un bicchierino di limoncello ghiacciato.
La Ricetta Tradizionale: Un Tesoro di Famiglia
Ogni famiglia nel Cilento ha la sua piccola variante, un segreto tramandato che rende unici i propri scauratielli. C’è chi aggiunge un goccio di vino bianco, chi preferisce l’anice al rosmarino. Quella che segue è la versione classica, un punto di partenza per riscoprire un sapore antico e genuino.
Ingredienti:
- 1 litro di acqua
- 1 kg di farina 00
- La buccia di 1 limone non trattato
- 1/2 arancia (succo e buccia)
- 1/2 bicchiere di olio extra vergine d’oliva cilentano
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 pizzico di sale
- 1 rametto di rosmarino fresco
- Olio extra vergine d’oliva per friggere q.b.
- Miele cilentano (di castagno o millefiori) per guarnire
Procedimento Passo Passo:
- Aromatizzare l’acqua: In una pentola capiente, versate l’acqua, l’olio, il vino, lo zucchero e il sale. Aggiungete la buccia del limone, l’arancia intera (spremendone leggermente il succo) e il rametto di rosmarino. Portate a ebollizione e lasciate sobbollire per circa 10 minuti, finché il liquido non si sarà ridotto leggermente e avrà assorbito tutti i profumi.
- Preparare l’impasto: Filtrate il liquido per rimuovere tutti gli aromi e riportatelo sul fuoco. Appena riprende il bollore, togliete la pentola dalla fiamma e versate la farina tutta in una volta. Mescolate immediatamente e con vigore usando un cucchiaio di legno, fino a ottenere un impasto compatto.
- La cottura finale: Rimettete la pentola sul fuoco basso e continuate a mescolare energicamente. L’impasto sarà pronto quando si staccherà completamente dalle pareti della pentola, formando una palla liscia (circa 5-10 minuti).
- Lavorazione a mano: Trasferite l’impasto ancora caldo su una spianatoia di legno. Ungetevi le mani con un po’ d’olio e lavoratelo fino a renderlo liscio ed elastico. Attenzione a non scottarvi!
- Dare la forma: Ricavate dall’impasto dei piccoli pezzi, formate dei cilindri spessi circa un dito e lunghi 15-20 cm. Intrecciateli o avvolgeteli su se stessi per creare la classica forma a zeppola o a “S”.
- La frittura: In una padella dai bordi alti, scaldate abbondante olio d’oliva. Per una frittura perfetta, la temperatura non deve essere eccessiva. Friggete pochi scauratielli per volta fino a doratura, girandoli delicatamente.
- Guarnizione: Man mano che sono pronti, scolateli su carta assorbente e disponeteli su un piatto da portata. Irrorateli generosamente con miele caldo e, a piacere, decorate con scorzette d’arancia. Vanno serviti rigorosamente caldi.
In Sintesi: I Punti Chiave
- Gli scauratielli sono un dolce natalizio tipico ed esclusivo del territorio del Cilento.
- Nascono dalla tradizione della “cucina povera”, valorizzando ingredienti semplici e locali.
- L’impasto, a base di farina, viene prima cotto in acqua aromatizzata e poi fritto.
- Il segreto per un impasto perfetto è la lavorazione energica e la cottura fino a quando non si stacca dalle pareti della pentola.
- Si gustano caldi, conditi con abbondante miele locale.
Domande e Risposte (FAQ)
Quale miele è più indicato per gli scauratielli?
- La tradizione predilige mieli locali del Cilento. Un miele di castagno aggiunge una nota più decisa e ambrata, mentre un millefiori è più delicato. La scelta dipende dal gusto personale.
Posso preparare l’impasto in anticipo?
- È consigliabile formare e friggere gli scauratielli poco prima di servirli per gustarli al meglio. Tuttavia, potete preparare l’impasto con qualche ora di anticipo, conservandolo ben coperto con pellicola a temperatura ambiente.
Perché l’impasto va lavorato quando è ancora caldo?
- Lavorare l’impasto caldo è fondamentale per mantenerlo elastico e liscio, garantendo una consistenza perfetta dopo la frittura. Se si raffredda troppo, tende a indurirsi e a diventare difficile da modellare.


