Aggressioni e minacce, Ordine medici Salerno: «Cosa indicibile. Chiediamo sicurezza»

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Aggressioni e minacce, Ordine medici Salerno: «Cosa indicibile. Chiediamo sicurezza»

«Dover soffermarci non sull’assistenza ma su come poter espletare l’assistenza è veramente una cosa indicibile. Occorrono vari sistemi di sicurezza da applicare nei posti dove si fa emergenza». Lo ha detto Giovanni D’Angelo, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno in merito all’aggressione subita da un medico e da un infermiere giovedì pomeriggio nell’ospedale di Salerno. «Già in passato abbiamo chiesto una revisione totale dei sistemi di sicurezza nelle guardie mediche, abbiamo parlato di camere di registrazione, porte con una maggiore sicurezza e magari blindate, sistemi di collegamento con le centrali operative”, ha spiegato il rappresentante dei medici salernitani, ricordando che «il pronto soccorso non è un ufficio bancario nel quale uno può andare e risolvere la problematica ma è un luogo nel quale la condizione di attesa è legata sicuramente a un problema d’intasamento». Per D’Angelo è necessario approvare quanto prima la legge sulla violenza in sanità, anche se “il problema non si risolve soltanto con un atto di repressione” in quanto la situazione «va affrontata anche in tempi più lunghi con una revisione di una problematica che può riguardare tutte le condizioni favorenti la violenza nell’ambito della sanità».

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