“Arte in fuga – Simboli, tradizioni, usi e costumi delle aree interne”: aperte le candidature per artisti Vallo di Diano

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“Arte in fuga – Simboli, tradizioni, usi e costumi delle aree interne”: aperte le candidature per artisti Vallo di Diano

Gli artisti del Vallo di Diano hanno ancora tempo fino alle ore 12:00 di giovedì 16 dicembre per proporre la propria candidatura alla Mostra “Arte in Fuga – Simboli, Tradizioni Usi e Costumi delle Aree Interne”, organizzata dal Forum dei Giovani di Monte San Giacomo insieme al Comune di Monte San Giacomo e alla QS &Partner di Vincenzo Quagliano &C. Snc, Partners del progetto “Laboratorio Culturale & Creativo”. Palazzo Marone sarà la suggestiva location che ospiterà l’esposizione artistica, alla quale possono partecipare tutti gli artisti valdianesi, di qualsiasi età, che possono candidarsi ad esporre da 1 a 5 opere rientranti nelle tre categorie previste: quadri, fotografie o video.
Il Forum dei Giovani di Monte San Giacomo scende in campo per promuovere gli artisti del Vallo di Diano, e allo stesso tempo per valorizzare usi, costumi e tradizioni valdianesi.

Una doppia significativa valenza per l’iniziativa che vede in queste ore i giovani sangiacomesi impegnati, insieme ai loro partner, nell’organizzazione di ogni dettaglio dell’esposizione, la cui inaugurazione è prevista il 23 dicembre, e che si concluderà il 6 gennaio 2022.

L’avviso per la manifestazione di interesse emanato dagli organizzatori dell’iniziativa e il regolamento per partecipare alla mostra sono disponibili sul sito del Comune di Monte San Giacomo, oppure possono essere richiesti attraverso i Canali Social Instagram e Facebook del Forum dei Giovani di Monte San Giacomo. Arte In Fuga metterà in vetrina la vena creativa e il talento degli artisti del Vallo di Diano, chiamati a proporre opere, tecniche ed espressioni anche innovative. Attraverso la loro visione dei Simboli, delle Tradizioni e degli Usi e Costumi delle Aree Interne del Vallo di Diano, potranno dare un contributo nella contaminazione delle filiere produttive e sociali che caratterizzano l’economia e il lavoro nelle aree interne del Vallo di Diano. L’occasione è ghiotta, ovviamente, per esporre le proprie opere artistiche in un contesto prestigioso, ed in questo senso l’iniziativa del Forum dei Giovani di Monte San Giacomo vuole anche contribuire a contenere l’abbandono del territorio.

“Il messaggio che vogliamo lanciare, in particolare ai giovani artisti del Vallo di Diano -spiega Simone Totaro, presidente del Forum dei Giovani di Monte San Giacomo- è che non devono per forza lasciare il loro territorio per dimostrare il loro talento. A loro -in particolare a quelli che sentono l’esigenza di emergere- voglio dire di non perdere questa occasione per dimostrare che l’arte non è soltanto un hobby, ma può diventare il proprio lavoro”.

“Il titolo «Arte in Fuga» vuole indicare il crescente spopolamento dei nostri paesi -spiega Filomena Romano, altra giovanissima del Forum- dove i nostri coetanei sono costretti ad andare via, per cercare opportunità lavorative e artistiche nei grandi centri metropolitani. Il Vallo di Diano è troppo chiuso in sé stesso, e i vari Comuni non dialogano tra loro: noi giovani cerchiamo di invertire questa tendenza coalizzandoci e portando avanti una lotta comune”.

“I nostri ragazzi si stanno dimostrando straordinariamente capaci -sottolinea Angela D’Alto, sindaco di Monte San Giacomo- considerato anche che, per età, costituiscono uno dei Forum territoriali più giovani in assoluto. «Arte in Fuga» vuole offrire la possibilità agli artisti valdianesi di farsi conoscere, e a noi fa molto piacere far coincidere il primo Natale post-pandemia e l’inizio della ripartenza con questa iniziativa, che conferma la loro grande sensibilità”.
“La creatività di questi giovani -evidenzia Vincenzo Quagliano della QS &Partner– ha davvero stupito tutto il Vallo di Diano. Il Forum dei Giovani di Monte San Giacomo si conferma molto dinamico, come dimostrano questo progetto e altre attività. Ma soprattutto questi ragazzi sono ispirati da principi di sussidiarietà, e riescono a organizzare iniziative congiunte con i loro coetanei. Concetti che sembrano invece essere molto complessi da recepire da parte degli amministratori dei Comuni valdianesi”.

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