Il boom delle bici elettriche ha trasformato la mobilità urbana italiana. Strade e piste ciclabili si sono riempite di e-bike, ma insieme alla crescita dell’uso sono aumentati anche gli incidenti e le modifiche illegali ai mezzi. Per rispondere a queste criticità, il Governo ha introdotto nel nuovo Codice della Strada 2025 una serie di regole specifiche per le biciclette elettriche, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e chiarezza normativa.
E-bike: cosa resta e cosa cambia
Il nuovo Codice conferma che le biciclette elettriche a pedalata assistita restano equiparate alle bici tradizionali solo se rispettano determinati parametri tecnici:
Potenza massima del motore: 250 W Velocità assistita: fino a 25 km/h Assistenza del motore: attiva solo durante la pedalata
Se uno di questi limiti viene superato — ad esempio tramite centraline modificate o acceleratori a mano — il mezzo non è più considerato una bicicletta, ma un ciclomotore a tutti gli effetti. In tal caso, diventano obbligatorie targa, assicurazione, casco e patente di categoria AM.
Multe e sequestro per chi “trucca” le bici elettriche
Una delle novità più rilevanti è l’introduzione di sanzioni più severe per chi altera la potenza o la velocità del motore.
Secondo il testo approvato, chi modifica o vende e-bike non conformi rischia multe fino a 1.084 euro, oltre al sequestro del mezzo.
Il provvedimento mira a contrastare una pratica purtroppo diffusa: la trasformazione delle bici elettriche in veicoli potenzialmente pericolosi per pedoni e altri ciclisti.
Sicurezza in strada: più tutela per i ciclisti
Il Codice introduce anche nuove regole di comportamento per tutti gli utenti della strada:
Gli automobilisti devono mantenere almeno 1,5 metri di distanza laterale nel sorpasso di biciclette o e-bike. È confermato l’obbligo di utilizzare le piste ciclabili dove presenti. Restano vietati i transiti nelle corsie riservate a bus e taxi, salvo diversa segnalazione comunale. In città potranno essere introdotte “strade urbane ciclabili” con limiti a 30 km/h, pensate per favorire la coesistenza tra auto e bici.
Assicurazione: obbligo solo per mezzi non conformi
Nonostante alcune indiscrezioni, il nuovo Codice non introduce un’assicurazione obbligatoria per le e-bike standard (quelle conformi ai limiti UE).
L’obbligo scatterà soltanto per i veicoli che superano i parametri tecnici, quindi assimilabili ai ciclomotori.
Cosa significa per chi pedala
Per gli utenti regolari non cambia molto:
basta verificare che la propria bici elettrica rispetti i limiti di legge, che sia omologata e non modificata.
Resta l’obbligo di luci e catarifrangenti, mentre il casco non è ancora obbligatorio per gli adulti, anche se fortemente consigliato.
Le amministrazioni comunali potranno poi adottare ordinanze locali per limitare o favorire l’uso delle e-bike in specifiche aree, come le ZTL o i centri storici.
Una mobilità più consapevole
Il nuovo Codice della Strada segna un passo decisivo verso una mobilità più sicura e responsabile.
Le e-bike restano protagoniste della transizione ecologica, ma il messaggio è chiaro:
“Chi sceglie la bici elettrica sceglie libertà e sostenibilità, ma deve anche rispettare le regole come chi guida un’auto o una moto.”
Aspetto
Nuova regola 2025
Potenza massima
250 W
Velocità assistita
25 km/h
Modifiche non consentite
Multe e sequestro
Distanza minima nel sorpasso
1,5 m
Obbligo assicurazione
Solo per e-bike non conformi
Equiparazione ai ciclomotori
Se superano i limiti tecnici


