Bomba davanti al Comune: cinque indagati, svolta nelle indagini dell’Antimafia
| di Luigi Martino
Potrebbe essere vicina a una svolta l’inchiesta sull’attentato esplosivo avvenuto lo scorso 10 marzo davanti all’ingresso del Comune di Castel San Giorgio. La Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno ha iscritto nel registro degli indagati cinque persone, tutte residenti tra Castel San Giorgio e Mercato San Severino. Nei giorni scorsi, i carabinieri hanno eseguito una serie di perquisizioni, notificando contestualmente gli avvisi di garanzia.
Durante uno dei controlli, in casa di un 31enne, sono stati rinvenuti circa 200 grammi di marijuana. L’uomo è stato arrestato e posto ai domiciliari. L’udienza di convalida è attesa in giornata davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Nocera Inferiore.
Le accuse contestate agli indagati sono gravi: danneggiamento aggravato dal metodo mafioso, per aver colpito un edificio pubblico esposto alla pubblica fede e destinato a un servizio istituzionale. A uno degli indagati è stato contestato anche il possesso di un’arma da fuoco, al momento non rinvenuta né identificata.
L’attività investigativa è stata condotta dai carabinieri di Castel San Giorgio e dal Nucleo Operativo di Mercato San Severino, con il supporto del Comando Provinciale di Salerno, sotto il coordinamento della Dda. Le indagini, ancora in corso, si basano su attività tecniche, perquisizioni e l’analisi delle immagini di videosorveglianza. Nella notte dell’attentato, l’esplosione provocò danni ingenti: fu distrutto il timpano dell’ingresso principale del municipio, una macchina marcatempo e diverse vetrate, comprese quelle di un’abitazione vicina. Le prime piste investigative portarono all’individuazione di un soggetto incappucciato in sella a uno scooter, immortalato dalle telecamere mentre piazzava l’ordigno
Parallelamente, la Dda ha aperto un altro filone investigativo, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di tre ulteriori persone, estranee all’attentato di marzo. I tre sono accusati di tentato omicidio per un agguato avvenuto a inizio giugno a Mercato San Severino. Avrebbero esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro un’auto su cui viaggiavano due delle persone indagate per l’attentato al Comune. Uno dei due rimase ferito.
Due episodi distinti ma collegati indirettamente, poiché alcune delle persone coinvolte ricoprono il doppio ruolo di indagati e vittime. L’inchiesta resta in piena evoluzione.
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