Camerota, cartelle «pazze» dalla Soget. Scarpitta: «Vostro silenzio è assordante»

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Camerota, cartelle «pazze» dalla Soget. Scarpitta: «Vostro silenzio è assordante»

Sono arrivate e stanno continuando ad arrivare le cartelle «pazze» della Soget nelle case e nelle attività commerciali della gente di Camerota. La Soget, società che si occupa della riscossione dei tributi, ha chiesto ai cittadini e ai commercianti di Camerota la tassa sulla pubblicità senza tener conto che le insegne fino a 5 metri quadrati non sono tenute al pagamento. Ha notificato avvisi di pagamento per tappeti con pubblicità, pensiline, tende, spazzatura e tante altre cose che fino al 2016 non erano state mai chieste. Inoltre ha inviato cartelle datate 2011 a locali che hanno aperto i battenti nel 2013. Ci sono molte inesattezze. E la Soget, come si legge nella «Lettera alla Befana Soget» pubblicata da Guzzo e Del Gaudio, membri della minoranza, «ha tassato tutto, anche l’aria».

Il 27 dicembre il consigliere di opposizione Mario Scarpitta ha incontrato i commercianti di Camerota. Due giorni dopo è stata protocollata una istanza per la sospensione immediata degli avvisi di accertamento della Soget. «Durante i consigli comunali – si legge nel manifesto affisse per le strade del paese da Scarpitta e dal comitato civico ‘Camerota Insieme’ – abbiamo ribadito più volte la nostra contrarietà a questi metodi che nulla hanno a che vedere con la trasparenza ed il corretto operare di una pubblica amministrazione che vuole operare nell’interesse dei cittadini, inviandovi a porre immediato rimedio ad una situazione che tanto disagio sta creando a tutti».

«Siamo arrivati al 5 gennaio 2017 – scrive ancora Scarpitta – il tempo passa e il vostro silenzio è diventato assordante. Fermatevi! Sei accertamenti? Sei raccomandate? (Ne sarebbe bastata soltanto una). Due sole certezze: state mettendo indebitamente le mani nelle tasche dei cittadini di Camerota e avete speso un sacco di soldi inutili per atti in gran parte illegittimi. Costringete tutti ad ulteriori spese per avere giustizia e punire l’ingiusto operato di una società di riscossione che avete voluto voi e che sta generando caos e disperazione nelle famiglie di tanti concittadini! Adesso basta».

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