Capaccio, nonna uccisa da nipote: s’indaga per scovare il movente. Al vaglio varie ipotesi

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Capaccio, nonna uccisa da nipote: s’indaga per scovare il movente. Al vaglio varie ipotesi

La colpevole c’è, il movente non ancora. La dinamica è tutta da ricostruire. Come da ricostruire, secondo gli inquirenti, è anche il profilo psicologico degli ultimi giorni di vita di Gilda Candreva, la 76enne massacrata di coltellate lunedì scorso dalla nipote quasi 17enne nella sua abitazione in via delle Tavernelle a Capaccio Paestum.

La ricostruzione

Nel racconto della giovane, ora in una comunità di Napoli in regime cautelare, c’è qualcosa che, probabilmente, non convince. Anche il cellulare della ragazza è nelle mani dei tecnici del Ris per essere analizzato mentre Il suo legale, l’avvocato Antonello Natale, continua a sostenere che la 17enne si è difesa dall’aggressione della nonna paterna. Una tesi che i carabinieri vogliono appurare per evitare futuri problemi in sede processuale.

Omicidio o difesa?

Il dubbio da chiarire è se si sia davvero trattato di omicidio volontario o di eccesso di legittima difesa. Fatto è che, la tesi smentita dal primo momento dal suo legale, ovvero quella di alcuni dissapori con l’anziana e il resto della famiglia per l’appartamento di via Tavernelle che i figli volevano destinare ad altra attività, torna ora prepotente come possibile motivo di dissidio tra le due. E si deve soprattutto capire se ci sia attinenza tra la visita fatta dalla ragazza ad una zia nella tarda mattinata di lunedì scorso e quel passaggio casuale dinanzi casa della nonna che vedeva da sei mesi.

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