Carlo Pisacane, si accende il dibattito: «E’ sbarcato a Vibonati»

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Carlo Pisacane, si accende il dibattito: «E’ sbarcato a Vibonati»

«Qui sbarcò Carlo Pisacane» recita il titolo dell’iniziativa che si è svolta mercoledì sera a Vibonati, sulla spiaggia in contrada Oliveto, nella frazione Villammare, a poche centinata di metri da località Cammarelle, luogo nel quale nel 1857 Carlo Pisacane – come si legge sui libri di storia – arrivò con la sua truppa per tentare di riunificare l’Italia, all’apice di quella che lui stesso, nel suo testamento politico, consegnato il giorno prima della partenza alla giornalista inglese Jessie White, definì la “Spedizione di Sapri”.

Ma le ricerche di Vincenzo Abramo, cultore di storia locale, riportano ad un documento scovato all’Archivio di Stato di Salerno in cui si specifica che il luogo dello sbarco dell’eroe risorgimentale e dei trecento sia invece nel territorio di Vibonati. «Era questo il luogo – chiarisce il professore Abramo – rilevato nella fase istruttoria del processo di Salerno dal procuratore della Gran Corte Criminale, Francesco Saverio Pacifico. L’alto magistrato, il 9 settembre 1957, assistito dal Vice Segretario e dal quattro testimoni oculari, due indicatori e due periti nautici, tutti di Sapri, effettuò una verifica sul posto per stabilire con precisione i luoghi e le circostanze degli accadimenti. Il sopralluogo stabilì che Il luogo dove il legno (l’imbarcazione, ndr) approdò e rimase ancorato chiamasi Spiaggia dell’Oliveto, tenimento di Vibonati».

Il dibattito sul luogo preciso dello sbarco che si era acceso già nel 2006 e poi nel 2016, con la cerimonia del ripristino della lapide sulla spiaggia a Villammare. «Molti ancora oggi – ha aggiunto Abramo – ricordano il ceppo con la lapide che purtroppo a causa dell’allargamento della strada negli anni Sessanta fu rimosso per essere risistemato altrove; per molto rimase sul terreno, poi l’incuria e la natura fecero il resto».

Abramo ha anche sottolineato che «Giovanni Nicotera, sopravvissuto all’eccidio di Sanza, in qualità di ministro degli Interni, 35 anni dopo si fece accompagnare sul luogo dello Sbarco, nel 1892, come emerge dall’Archivio del Comune di Vibonati. L’ente prese l’impegno con Nicotera ed eresse un ceppo sulla strada Cuccaro-Sapri, allora denominata Viale Carlo Pisacane».

Una ricerca storica, quella dettagliata da Abramo, non condivisa però dall’avvocato Franco Maldonato, il quale nel suo intervento ha scandagliato i motivi che si celano nelle dichiarazioni rese dai quattro testimoni oculari, tutti sapresi, che per depistare gli accadimenti e sottrarsi ad eventuali responsabilità avrebbero indicato come luogo dello sbarco la spiaggia dell’Oliveto, nel comune di Vibonati, e non la città di Sapri.

«Chiediamoci chi sono i due informatori. Leopoldo Peluso era allora uno dei personaggi più in vista della città di Sapri, che aveva partecipato agli eventi del 1848, in quanto appartenente al casato del Canonico Vincenzo Peluso, mandante dell’assassinio di Costabile Carducci. Mentre Flaminio Canonino è stato l’assassino materiale di Costabile Carducci. I due periti nautici, Don Giovanni Peluso e Don Pasquale Antonio Di Gaetano, erano tutto fuorché periti nautici. – sottolinea Maldonato – L’interesse che potevano avere rispetto all’accertamento di Sapri come luogo dell’approdo, è di tutta evidenza: i quattro sapresi intendevano allontanare, rispetto a Ferdinando II di Borbone, il sospetto che in città potessero esserci sodali di Pisacane e che anche incolpevolmente la loro città fosse designata come luogo dell’approdo», spiega Maldonato. Un atto di viltà, dunque.

Per Maldonato, dunque, la natura umana dei due informatori e dei due periti nautici chiamati a deporre, tra i quali l’assassino del patriota Costabile Carducci, interessati a depistare in quella circostanza il corso degli accadimenti e dunque il luogo esatto dello sbarco, smentisce l’ipotesi e la ricerca di Abramo.

L’evento

All’evento dedicato a Pisacane, con la cerimonia dell’Alza Bandiera e l’Inno Nazionale, era presente il sindaco di Vibonati Manuel Borrelli, il vice presidente Forum dei Giovani Vibonati, Vincenzo Martorelli, il consigliere regionale della Campania della Lega, professore e già rettore dell’Università di Fisciano, Aurelio Tommasetti, e l’avvocato Franco Maldonato. «Vengo dal mondo dell’Università – ha evidenziato Tommasetti, senza entrare nel merito storico – e apprezzo sempre chi con coraggio e determinazione porta avanti le proprie ricerche. Non si può parlare però di impresa fallimentare, quella di Pisacane, ma di impresa di portata innovatrice, perché di fatto avrebbe cambiato quello che è stato il corso della storia del nostro Paese».

«Pisacane appartiene al patrimonio comune di ciascuno di noi, a tutta la storia risorgimentale italiana», ha evidenziato il primo cittadino Borrelli che ha anche ricordato le precedenti manifestazioni realizzate in contrada Oliveto per celebrare lo Sbarco. «Prendo l’impegno, insieme agli altri ragazzi, di fare anche nel futuro queste iniziative, importanti per sottolineare l’importanza di un personaggio, come Pisacane, sbarcato qui nella nostra terra», sono state le parole del vice presidente Forum dei Giovani Vibonati, Vincenzo Martorelli.

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