Carmela trovata senza vita in casa: spunta l’ipotesi di un movente legato al rifiuto di prostituirsi

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Carmela trovata senza vita in casa: spunta l’ipotesi di un movente legato al rifiuto di prostituirsi

Gli inquirenti seguono la pista di un’aggressione avvenuta giorni prima. “Non pago i debiti degli altri”, avrebbe detto Carmela in quell’occasione.

Nel caso dell’omicidio di Carmela Quaranta, 42 anni, trovata morta nella sua abitazione a Mercato San Severino, si fa largo un’ipotesi inquietante: la donna sarebbe stata uccisa perché si era rifiutata di prostituirsi. A riportare questa possibilità sono le prime ricostruzioni degli investigatori dell’Arma, che stanno scavando nei rapporti personali della vittima.

A fornire un primo indizio agli inquirenti sarebbe stato proprio Gerardo Sellitto, 56 anni, ex compagno della donna, attualmente in custodia cautelare. Sarebbe stato lui a contattare Carmela poco prima della sua morte. Secondo quanto emerge, la vittima avrebbe risposto al telefono proprio nel momento in cui subiva un’aggressione. “Non ripago i debiti degli altri”, avrebbe detto con tono concitato, lasciando intendere un netto rifiuto a un coinvolgimento che non le apparteneva.

Nel corso dell’inchiesta, è stata ascoltata anche un’amica della vittima che ha riferito di conversazioni in cui Carmela raccontava pressioni e richieste legate al mondo della droga e del sesso. Il sospetto degli investigatori è che qualcuno volesse convincerla a vendersi per saldare debiti altrui.

Carmela è stata uccisa nella notte tra l’8 e il 9 aprile. Secondo gli accertamenti medico-legali, sarebbe stata strangolata con una corda. Gli investigatori hanno ricostruito gli ultimi spostamenti dell’ex compagno grazie al tracciamento GPS della sua auto, che è stata localizzata nei pressi dell’abitazione della donna proprio nelle ore in cui è avvenuto l’omicidio.

Determinanti anche le tracce emerse dall’analisi del cellulare della vittima, che era stato rubato e poi rinvenuto in seguito. Le prove raccolte hanno convinto il giudice a disporre la custodia cautelare per Sellitto, ma l’indagine resta aperta anche su altri fronti: sotto osservazione c’è anche un 38enne, amico di Carmela, indicato come possibile coinvolto.

Secondo alcune testimonianze, Carmela aveva confidato di essere preoccupata, ma non avrebbe fatto in tempo a denunciare tutto formalmente. Una verità che stava forse per venire alla luce, ma che la violenza ha interrotto nel peggiore dei modi.

Le indagini proseguono con l’obiettivo di chiarire ogni aspetto di una vicenda che ha scosso profondamente la comunità di Mercato San Severino.

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