Castellabate, controversia sulla riscossione dei tributi. Comune: «Chiarimenti necessari»

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Castellabate, controversia sulla riscossione dei tributi. Comune: «Chiarimenti necessari»

Il Comune di Castellabate torna sulla questione della modalità di riscossione dei tributi dopo gli interrogativi sollevati da un avvocato tributarista a mezzo stampa. La notizia al centro della “controversia” è che l’ufficio Tributi del Comune dall’inizio di agosto sta procedendo ad effettuare una massiccia riscossione forzata per tributi non pagati attraverso il pignoramento del C/C bancario di contribuenti risultanti morosi. Questo ha prodotto un disagio tra gli stessi, poiché l’attività di riscossione è svolta in un periodo molto impegnativo per gli imprenditori o di vacanza per altri che si sono visti bloccare i C/C.

Il chiarimento dell’Ente

«Si tratta di atti di pignoramento a seguito delle ingiunzioni IMU – TARI – TASI 2013 e anni precedenti, notificate a fine 2019 inizio 2020 e di successive notifiche di atti di intimazioni elaborati dalla società di supporto alla riscossione gamma tributi. – spiega il Comune di Castellabate – Con tale società, il Comune ha stipulato un contratto nel novembre 2019 con scadenza settembre 2022. Quindi tali atti riguardano il servizio previsto da contratto e le attività svolte nel periodo indicato. L’azione di recupero dei tributi locali è stata necessaria già dal 2019 per innegabili esigenze di bilancio. Infatti, anche per tale evasione il Comune di Castellabate presenta criticità contabili che penalizzano tutta la cittadinanza sia in termini di servizi che in termini di pressione fiscale elevata. Con il recupero dell’evasione si potranno ridurre i tributi per tutti i cittadini», aggiunge il Comune dicendo poi che «la somma totale da riscuotere attraverso gli atti inviati è di 1.331.375,81 euro, e contrariamente da quanto affermato pubblicamente dall’avvocato tributarista a mezzo stampa, non sono solo per importi sotto i 1.000 euro.Infatti nell’elenco sono presenti morosità finanche di 160.000 euro in capo ad un solo contribuente».

E prosegue: «C’è da specificare poi che gli atti di pignoramento inviati ora non  bloccano ne prelevano immediatamente le somme dai conti correnti dei contribuenti, ma danno la possibilità di regolarizzare la posizione entro 60 giorni, anche attraverso la rateizzazione.

Quindi c’è tutto il tempo per regolarizzare la propria posizione debitoria ed evitare azioni coattive. In più c’è da sottolineare come nel Comune di Castellabate da  gennaio 2023 sia entrato in vigore un nuovo regolamento generale delle entrate che da la possibilità di rateizzare per più mesi i singoli tributi, con minore percentuale di acconto e senza presentazione di polizza fideiussoria. Quindi, onde evitare allarmismi e polemiche strumentali, si consiglia sempre di interfacciarsi con gli uffici pubblici per la vera risoluzione dei problemi tributari», conclude la nota.

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