Cilento, cittadini esasperati dai cinghiali: esposto in Procura

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Cilento, cittadini esasperati dai cinghiali: esposto in Procura

L’emergenza cinghiali nel Cilento si trasforma in un caso giudiziario. I residenti di Orria e delle frazioni Piano Vetrale e Casino Lebano hanno inviato una lettera alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, denunciando una situazione che definiscono “da scenario di guerra”.

Nel documento, indirizzato anche al presidente della Regione Campania, al presidente della Provincia di Salerno, al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e al Comune di Orria, vengono elencati i danni: vigneti e orti distrutti, muretti a secco abbattuti, terreni scavati, alberi danneggiati e strade rese pericolose. Ma l’allarme non è solo agricolo ed economico: la presenza massiccia di cinghiali ormai stabili nei centri abitati rappresenta anche un rischio per la sicurezza stradale, con incidenti sempre più frequenti, oltre che per la salute pubblica.

«I cinghiali non vivono più nei boschi – si legge nella missiva – ma circolano in branchi a tutte le ore, superando ogni capacità di controllo». Una diffusione che, secondo i cittadini, minaccia non soltanto coltivazioni e proprietà private, ma anche la flora del sottobosco e il patrimonio storico dei muretti a secco, simbolo dell’identità culturale cilentana.

La richiesta avanzata è chiara: sopralluoghi immediati, un piano straordinario di contenimento, procedure più rapide per i rimborsi dei danni e fondi per mettere in sicurezza proprietà e terreni agricoli.

La vicenda, sottolineano i residenti, non riguarda più singoli comuni ma l’intero comprensorio del Parco del Cilento e gran parte della provincia di Salerno. Un fenomeno che da anni pesa sull’agricoltura, sulla viabilità e sulla qualità della vita dei cittadini e che, senza interventi tempestivi, rischia di generare conseguenze irreversibili.

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