Cilento devastato dagli incendi a Ferragosto: distrutti boschi e macchia mediterranea
| di Luigi Martino
Ferragosto di paura nel Basso Cilento, dove le fiamme hanno colpito senza tregua diverse località, distruggendo ettari di macchia mediterranea e costringendo uomini e mezzi a un intervento straordinario.
Il 14 agosto a San Giovanni a Piro un vasto incendio ha incenerito oltre sei ettari di vegetazione, mentre nello stesso giorno un rogo divampato a Laurito ha continuato ad ardere anche il giorno successivo, domato solo dopo ore di lavoro incessante.
La notte di Ferragosto le fiamme hanno raggiunto anche Palinuro, aggredendo la collina della Molpa, un’area di grande pregio naturalistico e simbolo del territorio, a pochi giorni dalla riapertura dell’Arco Naturale. L’intervento dei vigili del fuoco e delle squadre AIB della Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo ha evitato che il fronte potesse minacciare abitazioni e turisti.

Sul posto era presente il vicepresidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Carmelo Stanziola, che ha seguito le operazioni di spegnimento e verificato i danni. “Un ringraziamento va a tutti gli operatori, dai volontari della Protezione Civile ai piloti degli elicotteri e dei Canadair, ai carabinieri del Parco e ai vigili del fuoco, che ancora una volta hanno dimostrato professionalità e coraggio”, ha dichiarato.
Nelle stesse ore roghi hanno interessato anche Centola, Caprioli, Ascea e Vibonati, alimentati dal vento e dalle alte temperature. Una lunga scia di fumo e cenere che ha trasformato il Ferragosto in un banco di prova per la macchina dei soccorsi, chiamata a difendere uno dei patrimoni naturalistici più preziosi d’Italia.

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