Coronavirus, nuova autocertificazione: è la quarta. Le altre non valgono più

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Coronavirus, nuova autocertificazione: è la quarta. Le altre non valgono più

A tre giorni dall’ultimo modulo, cambia di nuovo il modello di autocertificazione per circolare. A l Viminale è stato aggiornato l’ultimo schema definito nei giorni scorsi per aggiornarlo con le ultime normative.

Il riferimento al decreto legge 25 marzo 2020
Il nuovo modello cita, com’era naturale, il decreto legge n. 19 del 25 marzo 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Nel documento, da compilare, firmare e consegnare in caso di controllo, la prima dichiarazione da sottoscrivere è di non essere sottoposti alla misura della quarantena nè di essere risultati positivi al coronavirus.

Conoscere le nuove misure
Nel secondo punto del modulo si afferma di «essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio vigenti alla data odierna e adottate ai sensi degi articoli 1 e 2» del decreto legge. Tanto per esser chiari, lo stampato ricorda che le disposizioni riguardano «le limitazioni alla possibilità di spostamento delle persone fisiche all’interno di tutto il territorio nazionale».

Le restrizioni regionali
Ma non basta. Occorre dichiarare anche di essere a conoscenza «delle ulteriori limitazioni» disposte dai presidenti delle Regioni. Tanto che in caso di trasferimento da una regione all’altra bisogna indicare sia quella di partenza sia quella di arrivo. Le ordinanze sono ormai numerose e spesso prevedono limitazioni ancora più severe rispetto alle nuove multe stabilite dal decreto legge.

Gabrielli: «Colpire i furbi»
Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha detto a SkyTg24: «Ci sono le straordinarie persone che combattono negli ospedali. Poi c’è un’altra battaglia che vede impegnati i nostri uomini, quella di spezzare la catena del contagio perseguendo i furbi, chi con comportamenti sbagliati
introduce un vulnus al sistema che può vanificare gli sforzi che
si stanno facendo». Nell’annunciare il nuovo modello, il prefetto ha sottolineato come «fino al 24 marzo su due milioni e mezzo di cittadini controllati ci sono stati 110miladenunciati». Adesso cominceranno a fioccare anche le sazioni amministrative: fino a un massimo di 3mila euro.

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