Crisi politica a Perdifumo: i tre consiglieri di maggioranza spiegano le loro dimissioni

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Crisi politica a Perdifumo: i tre consiglieri di maggioranza spiegano le loro dimissioni

“I cittadini non meritavano tutto questo”. Clelia Botti, Nazario Matarazzo e Vincenzo Vigorito, i tre consiglieri di maggioranza che hanno aperto di fatto la crisi all’interno del Consiglio Comunale nei mesi scorsi, portando alla dissoluzione dell’Amministrazione Paolillo, ufficializzata recentemente con le dimissioni dei tre membri del gruppo “Io voglio vivere qui” e di tre consiglieri di minoranza, hanno iniziato il loro manifesto con queste parole. In questo testo, i tre consiglieri hanno spiegato le ragioni delle loro azioni, affermando che l'”ex sindaco non ha mai voluto considerare” le loro richieste e aggiungendo che non ha mai “cercato sinceramente una soluzione” a questa crisi politica.

“Avevamo espresso il nostro disagio da tempo. Nei molti incontri che abbiamo avuto, non abbiamo mai visto una volontà di ricominciare insieme in modo diverso, di offrire un cambiamento rispetto a un modo di governo che non abbiamo mai condiviso. C’è sempre stato un scarso confronto”, si legge nel manifesto. “Ci saremmo aspettati un approccio politico decisamente più aperto e democratico, volto alla pianificazione e non solo alla risoluzione delle emergenze”, hanno aggiunto i tre consiglieri. Poi, nel testo, si entra nel dettaglio della crisi, spiegando che “le riunioni sono state imbarazzanti” perché “noi cercavamo di sottolineare la necessità di avere una nuova visione e, in base a questa, organizzare la nostra azione di governo”.

Il testo conclude con queste parole: “Un buon sindaco avrebbe gestito diversamente la crisi nella sua maggioranza, avrebbe fatto scelte coraggiose e rispettato le diverse sensibilità. Continuare a enfatizzare la presenza fisica nell’amministrazione ci sembra fuorviante. Il ruolo di un consigliere comunale non è quello di sostituire gli uffici (non si tratta di timbrare cartellini) o di occuparsi delle questioni più operative, ma di rendere l’amministrazione efficiente, pianificando e fornendo le giuste direzioni politiche. Inoltre, per onestà, il vice sindaco dimissionario Botti è sempre stato presente fino alle dimissioni, ma, diciamocelo, ci sono state molte difficoltà dovute alla mancanza di collaborazione. Gli altri consiglieri, nonostante i loro impegni lavorativi, hanno chiesto più volte riunioni regolari per rimanere informati e partecipare alla vita dell’ente. E poi, sarà davvero negativo il periodo di commissariamento dell’Ente? Infine, ricordiamo ai cittadini che gli uffici potranno continuare a svolgere il loro lavoro e che avremo le stesse opportunità riguardo al PNRR, soprattutto con un Commissario così competente alla guida dell’Ente. Forse, data la situazione descritta e la crisi probabilmente insanabile, la scelta più responsabile è stata quella di dimettersi.”

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