Dario Vassallo a Il Fatto: «Renzi, sei come Ponzio Pilato»

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Dario Vassallo a Il Fatto: «Renzi, sei come Ponzio Pilato»

«Angelo Vassallo fu ucciso nel 2010 con la tessera del Pd in tasca, ma lei, Renzi, lo ha volutamente dimenticato». E quindi Renzi, il Guardasigilli Andrea Orlando e il ministro dell’Interno Marco Minniti sono stati «assenti ingiustificati» e rischiano di comportarsi come «Pilato» per non aver partecipato alla marcia in memoria di Angelo Vassallo, che si è svolta il 10 febbraio nei luoghi dove avvenne l’omicidio del sindaco di Pollica ed alla quale hanno partecipato quasi mille persone per chiedere che restino aperte le indagini.

Lo scrive Dario Vassallo, fratello della vittima e presidente della Fondazione “Angelo Vassallo sindaco pescatore”, in una lettera aperta inviata ieri pomeriggio ai vertici dei Nazareno che segna l’ennesima rottura tra la famiglia Vassallo e il Pd. La stessa lettera è stata pubblicata oggi da ‘Il Fatto Quotidiano’ in un articolo a firma di Vincenzo Iurillo.

La missiva arriva poche settimane dopo le parole del figlio di Angelo, Antonio Vassallo, che in polemica con la candidatura dem di Franco Alfieri – il capo staff del Govita, Alfieri era il sindaco di Agropoli eletto con percentuali altissime, quello “delle clientele come Cristo comanda” (copyright di De Luca, registrato di nascosto). Così sabato scorso Dario Vassallo ha convocato una conferenza stampa a Roma per tornare sulla vicenda delle denunce di Angelo Vassallo ad Alfieri, all’epoca il primo era consigliere provinciale ed il secondo assessore provinciale di Salerno. Angelo Vassallo scrisse ad Alfieri nove lettere tra il dicembre 2008 e il settembre 2009 per segnalare che c’erano diverse strade di competenza provinciale i cui lavori non andavano mai avanti ma che venivano pagate lo stesso. Missive poi finite in un’inchiesta della Procura salernitana chiamata “Ghost Roads” per la quale Alfieri non fu indagato, ma che mise nei guai gli imprenditori che ottennero gli appalti e le liquidazioni.

«Quelle lettere non mi sono mai arrivate, l’ho detto anche ai magistrati. Del resto, se le avessi lette senza poi fare niente, sarei stato indagato per omissione d’atti d’ufficio» ha replicato Alfieri sul Corriere della Sera. «Allora ha bisogno di un oculista» dicono i Vassallo. L’ultima possibilità per fare pace col Pd si è persa il 10 febbraio. Sono venuti sindaci, amministratori e politici di ogni colore e di ogni parte d’Italia. Ma del Pd non c’era quasi nessuno. Nessuno di quelli che contano davvero. «Renzi, Orlando, Minniti – scrive Dario – avete perso l’occasione di conoscere nostra madre di 91 anni. La sua presenza è stata notata da tutti. Come la vostra assenza. Ed ognuno ha tratto le proprie conclusioni».

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