Frode fiscale da oltre 600mila euro: scattano sequestri tra la Basilicata e il Salernitano
| di Luigi Martino
Una complessa frode fiscale è stata scoperta nel mese di luglio 2025 dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Lagonegro, che ha coordinato un’articolata operazione condotta dagli Ufficiali di Polizia Giudiziaria dell’Aliquota Guardia di Finanza, in collaborazione con i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Lauria.
Nel mirino degli investigatori è finita una società operante nel settore delle finiture edili, i cui amministratori – di diritto e di fatto – avrebbero utilizzato crediti d’imposta inesistenti per un valore complessivo di oltre 618mila euro, relativi agli anni d’imposta 2019, 2020 e 2021. I crediti venivano compensati nel modello F24 attraverso il codice tributo “6700”, destinato agli incentivi per le medie e piccole imprese.
A seguito delle indagini, è stato emesso un provvedimento di sequestro preventivo impeditivo – senza facoltà d’uso – di tre autovetture e un sequestro finalizzato alla confisca del profitto del reato, come previsto dall’articolo 10-quater, comma 2, del D.Lgs. 74/2000.
Nel dettaglio, sono stati sequestrati:
due auto (una Ford Tourneo Custom e un’Alfa Romeo Stelvio), quote societarie per un valore pari a 258.086,45 euro, disponibilità liquide su conti correnti per 57.521,23 euro, un vincolo sulla nuda proprietà di un immobile a Pontecagnano Faiano (SA), di categoria A/2, con un valore stimato in 80.040 euro, calcolato sulla base dei parametri dell’Agenzia delle Entrate.
Le attività investigative si sono basate sull’analisi documentale e sull’incrocio dei dati fiscali presenti nelle banche dati, consentendo di ricostruire in modo dettagliato il meccanismo di evasione.
Il provvedimento è stato emesso nella fase delle indagini preliminari e, come da normativa vigente, si ricorda che per gli indagati vige la presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.
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