Inchiesta Kamaraton, ex sindaco Camerota fuori dai domiciliari

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Inchiesta Kamaraton, ex sindaco Camerota fuori dai domiciliari

I giudici del tribunale di Vallo della Lucania hanno accolto la richiesta preparata e presentata in procura dall’avvocato Giuseppe Giuliano Scalzo che difende l’ex sindaco di Camerota, Antonio Troccoli, finito ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta Kamaraton che, nel maggio scorso, portò al fermo di 12 persone (3 in carcere, 3 ai domiciliari e 6 raggiunti da misure più leggere). I carabinieri della stazione di Marina di Camerota hanno notificato martedì sera il decreto di scarcerazione a Troccoli. Il figlio, Ciro, è stato raggiunto qualche giorno fa dal medesimo provvedimento. Secondo quanto di evince dalle carte, i giudici hanno annullato la misura cautelare a carico di Troccoli perchè «non esistono più i presupposti». La procura ha «tenuto conto dell’incensuratezza dell’imputato, del tempo decorso dall’applicazione della misura e delle mutate condizioni politiche del territorio oggi amministrato da una compagine diversa». Antonio Troccoli, dal 2017, non riveste più alcuna carica al Comune di Camerota. Dopo essere stato sindaco per diversi anni, e il figlio consigliere e poi assessore, Troccoli era rimasto nel 2012 al fianco di Antonio Romano, all’epoca sindaco, ricoprendo il ruolo di capo di gabinetto. Insieme ad Antonio e Ciro Troccoli, nell’inchiesta Kamaraton fu coinvolto anche l’ex primo cittadino Romano, il ragioniere Fernando Cammarano, l’ex vicesindaco Michele Del Duca, l’ex assessore Rosario Abbate e altre sei persone che avevano avuto in qualche modo a che fare con l’amministrazione comunale ‘La Sveglia’ ma raggiunte da misure più lievi.

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