Premio di poesia “Antonio Romano”: Gioi continua a vedere con gli occhi della poesia e decreta i vincitori del concorso

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Premio di poesia “Antonio Romano”: Gioi continua a vedere con gli occhi della poesia e decreta i vincitori del concorso

Carlo Cammarota di Sessa Cilento, Ilaria Di Matteo di Orria, Elia Nese e Vittorio Pesca di Piano Vetrale, Gianni Rizzo di Cardile: ecco i nomi dei vincitori dell’edizione speciale del premio “Antonio Romano”, concorso di poesia indetto dal Comune di Gioi e la parrocchia SS. Eustachio e Nicola, in collaborazione con le associazioni del luogo.

“Antonio Romano – spiega Andrea Salati, sindaco di Gioi – era un nostro concittadino non vedente che è scomparso in giovane età e che si è sempre dilettato a scrivere poesie e prose, diventate poi la vera essenza della sua esistenza”.

“Il premio – continua il primo cittadino del borgo cilentano – è iniziato nel 1994 e dopo quattro edizioni è stato sospeso. Da quest’anno abbiamo pensato di riproporlo, perché ci è sembrato giusto far conoscere la figura di Antonio Romano ai giovani. Il premio quest’anno è stato organizzato in edizione speciale, ma dall’anno prossimo contiamo di riportarlo nella sua versione normale, che limita la partecipazione al concorso ai giovani poeti under 18”.

Alla cerimonia di premiazione, che si è svolta il 25 giugno presso la Chiesa di San Eustachio a Gioi, hanno partecipato, oltre al sindaco e a Caterina Torraca, mamma del ragazzo, don Guglielmo Manna, parroco di Gioi, Domenico Chieffallo, scrittore cilentano, e Antonietta Cavallo, vice preside dell’Istituto scolastico di Gioi e moderatrice del dibattito.

Nel corso della serata sono state lette alcune poesie di Romano da Giuseppe Albini, che è stato omaggiato di una stampa di Gioi dal pittore Mario Romano.

“Parlare di Antonio – ha aggiunto il parroco don Guglielmo Manna – significa risvegliare in me sentimenti bellissimi. L’ho sempre considerato come lo ‘sfortunato che canta’ perché in giovane età ha perso la vista, ma riusciva a sopperire a questa sua mancanza vivendo lo spazio che lo circondava in maniera riflessiva”.

I vincitori dell’edizione speciale sono stati premiati dalla mamma di Antonio, Caterina Torraca, che non è riuscita a trattenere le lacrime quando lo scrittore cilentano Domenico Chieffallo ha voluto tratteggiare una commemorazione del figlio: “Antonio riusciva a creare atmosfere particolari anche se era non vedente. Nonostante non potesse assistere agli straordinari eventi della natura che lo circondava riusciva attraverso l’udito a integrarsi in loro; assorbiva i ritmi della natura e carpiva sensazioni ed emozioni che esteriorizzava attraverso i versi”.

La serata si è chiusa con la proposta del professore Mario Garofalo, amico e confidente di Antonio Romano, di “pubblicare un libro con l’autobiografia scritta da Antonio, con la speranza che in un futuro prossimo gli si possa dedicare una strada di Gioi, perché Antonio ha sempre amato il suo paese”.  

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