Lotta al cinipide: «Salviamo le castagne del Cilento»

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Lotta al cinipide: «Salviamo le castagne del Cilento»

L’insediamento del cinipide galligeno del castagno, l’insetto parassita che oramai da anni ha messo in ginocchio l’intera filiera castanicola di tutta la Regione Campania, creando danni non solo alla produzione, ma anche alle economie locali e all’ambiente, ha condotto alla necessità di rivedere le tecniche di potatura con l’introduzione di nuovi metodi e nuovi tipi di innesto. Questo è il tema del corso “la potatura del castagno” che si svolgerà presso la sede del “museo del giocattolo” di Massicelle. L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla società cooperativa agricola “Castagne del Cilento” e ha interessato tanti giovani operatori appassionati e fa parte di un più ampio progetto denominato “Tecniapre- agricoltura di precisione” che vede come partner i Comuni di Cuccaro Vetere, Futani, Montano Antilia, Rofrano oltre poi al Gal Casacastra e alla Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo. La presentazione del progetto e la manifestazione di apertura, in cui sarà anche simulato un intervento di potatura in tree-climbing attraverso l’arrampicata su albero, si terranno a Cuccaro Vetere, in piazza Umberto I, il giorno 3 luglio 2019, alle ore 20:00 e saranno condotte da Emilio Guerrieri (I.P.S.P. CNR), Adriana Sacco (CNR di POrtici), Pietro Maroè (arboricoltore resp. Superalberi) e Andrea Maroè (istruttore). Tante le aziende del territorio che prenderanno parte all’evento con le loro specialità. Il presidente della Cooperativa Castagne del Cilento, Massimo Oricchio, dichiara che «l’evento è finalizzato al contenimento della diffusione del patogeno con la dimostrazione di diverse tipologie di potatura che meglio rispondono alle esigenze dei castagni, perché una cattiva potatura compromette notevolmente le possibilità di raccolto. E’ un’operazione che richiede buona conoscenza teorica, notevole specializzazione e lunga pratica ed e’ auspicabile un maggiore intervento pubblico a sostegno dei produttori per rendere questi interventi sistemici e diffusi».

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