Manifesti contro l’amministrazione: «Ad Ascea è morta la democrazia»

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Manifesti contro l’amministrazione: «Ad Ascea è morta la democrazia»

Dopo i volantini che attaccavano duramente l’amministrazione, adesso spuntano al cimitero cittadino dei manifesti funebri dal tono sarcastico indirizzati al Comune guidato da Pietro D’Angiolillo. «È morta nel comune di Ascea, dopo una onorabile e stimata esistenza di 68 anni, la democrazia – si legge nell’incipit del ‘necrologio’ – Ne danno il triste annunzio i 4226 votanti e parenti tutti. Il giorno 25 maggio 2014 due virus moscoviti Petrovic Dangiolillov e Petrovic Tolomeov si sono incarnati nel tessuto sociale del comune di Ascea prendendo la poltrona di sindaco e segretario generale personale, nominato dallo stesso». Poi continua: «Il duo, con un patto di odio, abusi, vendette iniziano a mietere vittime innocenti per favorire se stessi e i loro compari e comparielli». E poi l’appello «alle istituzioni preposte e a coloro che con il silenzio ed il loro comportamento da coniglio in giunta contribuiscono all’attuazione del progetto criminoso dei virus. Si spera – concludono – che le esequie dei loro incarichi siano al più presto celebrate. Firmato 4226 cittadini».

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