Camerota, i frutti mancati del Metrò del mare

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Camerota, i frutti mancati del Metrò del mare

Dal 1°luglio le coste del Cilento saranno attraversate per 62 giorni dal Metrò del mare e diversi porti del territorio indicati dalla ‘linea Sapri’ faranno scendere dalla nave turisti e visitatori per toccare il suolo di Sapri, Palinuro, Casalvelino, Acciaroli, S. Marco.
Nel 2010, l’amministratore delegato della Snav, Raffaele Aiello, rese noto che i passeggeri che avevano utilizzato il Metrò del mare proveniva per il 74% dalla Campania, il 16% da altre regioni italiane e il 10% da paesi esteri. 
Il 35,8% degli utenti, dice il rapporto annuale dell’Assessorato ai trasporti, sale a bordo del Metrò per escursioni di un giorno nella località turistica servita dagli aliscafi, il 45,1% per soggiorni più lunghi.  Il numero degli utenti del Metrò del mare si è attestato intorno alle 200mila unità all’anno, con un picco di 271.706.

Conti alla mano, di quelli fatti sommariamente sulla carta del pane,  per Marina di Camerota ci sarebbe un ammanco nelle casse dei bar, ristoranti, lidi e dei servizi commerciali più in generale, di una bella fetta di introito giornaliero che dura da oltre sette estati. Nell’estate del 2010 le sei linee del Metrò dedicate alla costiera cilentana trasportarono nel mese di luglio 14978 passeggeri.  Riprendendo in mano la carta del pane, volendo attribuire una minima cifra immaginaria spesa da ogni turista di 2 euro, nel solo mese di luglio, circa 210mila euro sono andati persi nel blu marino, in soli 30 giorni per sette anni. Ed è spontaneo pensare che raddoppiando le cifre non si abbia ancora la vera entità del danno subito dal commercio e dal turismo di Camerota in tutto questo tempo, pervaso da varie azioni delle amministrazioni comunali fin qui agite come se tutto questo non avesse alcun significato. Esempio sono state le corse ai finanziamenti senza prevedere i benefici da destinare alla comunità che lavora, investe e sbarca il lunario.

Cosa è cambiato da quando il giornaledelcilento.it nel luglio scorso in un articolo dal titolo: ‘Tantissimi i turisti sul Metrò del mare ma a Marina per quest’anno non se ne parla’, fa un inciso di questo tipo? “La Regione Campania, difatti, ha investito 2.136.000 euro di fondi europei per finanziare i lavori di adeguamento del porto, realizzati dal Comune di Camerota. E il consorzio ha deciso di predisporre dalla località cilentana collegamenti marittimi giornalieri sia con le altre località della Costiera e sia con Capri, Napoli, Positano ed Amalfi”…

Chi avrebbe dovuto tutelare il lavoro di tutti, dedicandosi per tempo ad arginare le criticità del porto di Marina di Camerota?
“A questa domanda ci sarà lo scarica barile” dice l’assessore al ramo,Francesco Leo, che ieri ha incontrato proprio al porto di Camerota, un esperto mandato dall’armatore della linea delle navi del Metrò del mare, per accertarsi delle possibilità che ci sono per quanto riguarda l’arrivo in porto e l’ormeggio del Metrò. “I motori a turbina della nave non perdonano l’insabbiamento del porto. Poi c’è il problema della sottobanchina realizzata dalla Regione Campania, il molo di sottoflutto, che risulta essere non collaudata e inagibile”. 

Quanto asserisce l’assessore Leo sembra essere in contraddizione con quanto fin’ora pare sia stato dichiarato da altri, cioè che la banchina del molo fosse stata finita, collaudata, ma non regolamentata…(articolo del 13 agosto 2009, di cui sopra)  Dal 2009, quindi, nulla è stato fatto, a cominciare dal collaudo.

Nelle economie da affrontare il Metrò del mare resta un’idea validissima per Camerota, come sicuramente per chi ci va a perdere migliaia di euro, rimane un errore inaccettabile l’incuria dei disservizi da risolvere.

Cosa si può fare adesso, nel giro di pochi giorni, dopo aver ascoltato il tecnico esperto inviato dall’armatore?
“Ormai salta il Metrò del mare. Laconicamente risponde Leo. La reperibilità dei fondi per dragare il porto, un iter amministrativo, burocratico e finanziario che non si può risolvere ora. Magari avessimo potuto, nel giro di due mesi, risolvere tutti i problemi del porto di Marina di Camerota”.

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