“Fuoco Lento”: intervista ai Bud Spencer Blues Explosion

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“Fuoco Lento”: intervista ai Bud Spencer Blues Explosion

L’ECO/MUSIC Festival, dopo i preparativi del mese scorso, giunge al termine con una doppia data fra musica dal vivo, arte e ecologia presso piazza Pietro Gallo sul lungomare San Marco il 30 giugno e l’1 luglio.

Fra gli headliner i Bud Spencer Blues Explosion, duo rock-blues romano formato da Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio (rispettivamente chitarra e batteria della band): una band caratterizzata da live sudati e che dal vivo riesce a creare un muro sonoro spiazzante tanto che, ad ascoltarli, non si direbbe mai siano in due sul palco.

Li abbiamo intervistati.

D: È uscito da poco (6 maggio, NdR) il vostro terzo CD, l’EP “Fuoco Lento” registrato dal vivo al Circolo Degli Artisti di Roma. Nonostante siate un duo dal vivo riuscite a creare un pieno che lascia allibiti: mi chiedo come mai abbiate impostato la vostra band in questo modo glissando sul basso.
R: (Adriano) Abbiamo cominciato in due ispirati da band come Black Keys e dall’attitudine e la semplicità delle jam che spesso si creano in Mississippi. Questa formula ci dà l’opportunità di suonare “tanto” e di creare sul momento incastri ritmici efficaci e liberi. Ci piace suonare la chitarra come fosse una batteria e la batteria come fosse una chitarra. Per le frequenze basse uso un octaver sulla chitarra, che ci aiuta a rendere più grosso il sound.

D: Nonostante siate una band “giovane” avete già calcato palchi importanti a livello di pubblico come quello dell’Heineken Jammin Festival e del Primo Maggio: preferite i concerti con tanta gente o quelli magari con meno persone come può accadere in un locale come il Circolo Degli Artisti?
R: (Cesare) Ci divertiamo in entrambe le situazioni. Forse è solo la tensione prima di iniziare che è diversa, ma quando attacchiamo a suonare ci lasciamo andare.

D: L’1 luglio avrete una data ad Agropoli in occasione dell’ECO/MUSIC Fest: siete mai stati prima d’ora nel Cilento?
R: (Adriano) In realtà abbiamo suonato già due volte ad Agropoli, tra il 2007 ed il 2008. Sarà una bella soddisfazione poter tornare quest’anno.

D: Avete realizzato una cover di Alex Britti, “Esci Piano”: com’è stata accolta dal pubblico più prettamente Indie che spesso storce il naso di fronte ad iniziative del genere?
R: (Cesare) “Esci Piano” è un pezzo di Britti che risale a tanti anni fa. Adriano me lo fece sentire e in una delle prime prove uscì fuori. Ci divertimmo a registrarlo e lo inserimmo sul disco. Non ci importava di cosa potesse pensare la gente, a noi piaceva e piace. A volte capita che alcuni sono convinti che sia un pezzo nostro.

D: Lo sa Alex Britti di questa cover? Se si, cosa ne pensa?
R: (Adriano) Credo che Alex britti sappia della cover, spero gli piaccia la nostra versione. Per me lui è un vero mito della chitarra!!!

D: Qual è il vostro approccio alla composizione? Testo da adattare alla melodia o melodia da adattare al testo?
R: (Cesare) Sicuramente testo da adattare alla melodia. Tutto parte da jam musicali, poi Adriano prova a cantarci su una linea melodica, registriamo provini e infine Adriano scrive un testo adatto al pezzo.

D: Avete realizzato una cover degli Area, “Hommage A Violette Nozieres”, e una di Battisti, “Insieme A Te Sto Bene”, probabilmente anche per una certa affinità a livello di sound, soprattutto con Battisti che è stato uno dei grandi interpreti Blues (fra i vari generi musicali toccati dal suo genio) in Italia. Qual è il vostro rapporto con questi ed altri artisti storici del panorama musicale italiano?
R: (Adriano) nutriamo un profondo rispetto per tutti quegli artisti italiani dal sound internazionale. Cerchiamo di imparare dal loro approccio compositivo e lirico.

D: E fra le band più recenti? Vedo che molti nuovi volti della musica italiana collaborano tra loro. Ultimo esempio che mi viene in mente, Appino dei The Zen Circus con gli …A Toys Orchestra. Voi siete in contatto con qualche altra band, sia professionalmente che per pura amicizia?
R: (Cesare) Ci conosciamo più o meno tutti. Capita spesso di incontrarci sui palchi soprattutto dei festival estivi. Al momento non abbiamo collaborato più di tanto, ma sicuramente ci sono tanti artisti in Italia che stimiamo con i quali ci piacerebbe lavorare.

D: Adriano, oltre all’attività con i BSBE hai anche un progetto parallelo, i Black Friday (con Luca Sapio, voce dei Quintorigo), oltre a suonare insieme ad artisti come Raf e Marina Rei fino a toccare le corde del Reggae con gli Otto Ohm, tutti artisti che non sono propriamente in linea con la musica che proponete con i BSBE. Cosa ti ha lasciato l’esperienza come turnista e cosa ne pensano Raf, Marina Rei e Otto Ohm della musica che suoni con i BSBE? Avete mai pensato di poter magari un giorno collaborare? Marina Rei la ricordo ad esempio per le sue collaborazioni con Francesco Di Bella e i 24 Grana.
R: (Adriano) Negli anni ho avuto l’opportunità e la fortuna di collaborare con molti artisti, da cui ho imparato tantissimo e che stimo molto. So che sono contenti per l’attivita dei Bud. Per me musica è confronto, passione, attitudine, e felicità. Quando riusciamo a condividerla con altri artisti, trovando la giusta sintonia, è perfetto!!


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