Non si chiude il caso di Dora Lagreca. Il gip di Potenza ha disposto sei mesi di ulteriori indagini

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Non si chiude il caso di Dora Lagreca. Il gip di Potenza ha disposto sei mesi di ulteriori indagini

Il caso di Dora Lagreca, la donna originaria di Montesano sulla Marcellana morta il 9 ottobre 2021, non si chiude ancora. Il gip di Potenza ha deciso di disporre sei mesi di ulteriori indagini per cercare di fare luce sulla morte della 30enne.

Dora lavorava in una scuola a Tito ed era originaria di Montesano sulla Marcellana. Viveva nel capoluogo lucano e la notte del 9 ottobre morì dopo essere caduta dal balcone, al quarto piano di un palazzo in via Di Giuria, nel Rione Parco Aurora, dell’appartamento del fidanzato, Antonio Capasso, da un’altezza di circa dodici metri. Secondo Capasso la ragazza si è lanciata dal balcone dopo una lite. Un’ipotesi che non ha mai convinto del tutto la famiglia.

Nella scorsa primavera il Gip aveva disposto altri 8 mesi di indagine, chiedendo di disporre una consulenza tecnica fisico-balistica utile a ricostruire le dinamiche della caduta della ragazza e di stabilire se tali dinamiche fossero compatibili con una condotta volontaria o con l’intervento di terze persone; una consulenza tecnica medico-legale per accertare (attraverso l’esame della documentazione sanitaria) se risultano sul corpo eventuali segni riconducibili ad una colluttazione avvenuta prima della caduta. Integrazioni fondamentali che sarebbero state sostanzialmente trascurate e solo apparentemente svolte.

Il gip ha deciso di non chiudere il caso e di permettere agli inquirenti di continuare a indagare per cercare di trovare delle risposte alla tragica morte di Dora Lagreca.

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