Novi Velia, è polemica dopo il restauro della Madonna: «E’ completamente diversa»
| di Luigi Martino
Il restauro della statua della Madonna del Sacromonte di Novi Velia, svelato alla vigilia della riapertura del santuario, ha suscitato un vivace dibattito tra fedeli e Diocesi. L’intervento, supervisionato dalla Soprintendenza, mirava a riportare l’effigie all’aspetto originario, eliminando modifiche stratificate nel tempo. Tuttavia, le immagini diffuse sui social hanno spiazzato molti: tratti e colori della statua appaiono profondamente diversi da come generazioni di devoti l’avevano conosciuta.
Da un lato, c’è chi esalta il ritorno agli “antichi splendori”, lodando la scelta filologica; dall’altro, chi denuncia uno strappo emotivo e identitario. “La Madonna è del popolo, non si può modificare senza ascoltarci”, scrivono alcuni. Molti fedeli esprimono amarezza: “La fede è anche memoria, quella statua era parte della nostra storia”.
Il vescovo Vincenzo Calvosa ha ribadito le motivazioni: un restauro necessario per garantire autenticità all’opera. Ma tra i commenti c’è chi chiede più dialogo e condivisione. “Restaurate i rapporti con i fedeli, non solo le statue”, scrive qualcuno. Il santuario, simbolo spirituale del Cilento, si ritrova ora al centro di una riflessione collettiva su fede, identità e comunicazione.
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